martedì 8 maggio 2007

La saga delle Tumulilande.quinto episodio

questa è nuova nuova... fresca di campo di battaglia..hihihi ora prendetevi il tempo che ci vuole per leggerla... ci sono alcuni punti veramente spassosi... p.s. gli orchi prendono una mazzolata epica... hihihi


LA BATTAGLIA DEL CRINALE ORACOLO DEL TUC

GENESI
All’inizio del maggio 2007 la guerra infuriava nelle Tumulilande. L’Impero aveva occupato parte di quella landa desolata e disfatto diversi eserciti di Pelleverde, ma non era riuscito a stabilire un controllo capillare su tutto il territorio. L’armata di Wartebad era accampato, in attesa di rinforzi, nei pressi dei Tumuli Rocciosi, ove era stata combattuta un’enorme battaglia, che aveva visto trionfare ancora le schiere imperiali, nonostante la preponderanza orchesca.
Numerosi gruppi di pelleverde attraversavano quelle terre devastate dalla guerra, per accorrere sotto la bandiera di Grozzo un valente orco nero che comandava gli orchi in quel frangente. La sproporzione delle forze aumentava di giorno in giorno.
La situazione sembrava disperata, quando da ovest, arrivò nelle Tumulilande un esercito Bretoniano condotto da Beomondo di Bastonne. Egli garantì subito gli imperiali di essere giunto per sostenere gli uomini e per far dimenticare l’onta della battaglia della Torre Grigia, che ancora bruciava agli imperiali.

SCHIERAMENTI
-Esercito bretoniano
generale: Paladino Beomondo di Bastonne;
1 reggimento di cavalieri del Regno, 1 regg. di cavalieri della cerca, 1 regg. di cavalieri erranti, 2 regg. di arcieri, 1 regg. di cavalieri su pegasi, 1 paladino alfiere dello stendardo di battaglia Goffredo.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco nero Grozzo;
1 regg. orchi neri, 1 regg. goblin delle tenebre picchieri, 1 regg. goblin arcieri, 1 regg. di picchieri orchi, 1 regg. di goblin cavalcaragni delle foreste, 1 regg. di Troll di fiume, 1 grande capo orco Buzzurrak.

IL CAMPO DI BATTAGLIA
I due eserciti si incontrarono, per un scontro campale, ognuno ad un versante di una lunga cresta collinare che tagliava in due il campo di battaglia. Era il famigerato crinale dell’oracolo del Tuc, le cui profezie erano temute in tutta la regione in quanto spesso veritiere.
Gli orchi iniziarono a schierarsi. Il grande capo Grozzo non aveva ancora chiaro che cosa aspettarsi dal nemico e, sottovalutandolo, posizionò le sue truppe con poca perizia. A sinistra schierò i Troll, poi gli orchi neri. Nel centro i due reggimenti di goblin davanti e dietro i picchieri orchi. A destra mandò i cavalcaragni. Egli prese posizione nel centro.
Il generale bretoniano era anch’egli confuso a causa di una certa inesperienza. Per questo gli imperiali gli avevano inviato un consigliere militare per supportarlo durante le prime fasi della battaglia. I due crearono un fronte compatto e massiccio, per cui a sinistra schierò i cavalieri della cerca ed un reggimento di arcieri, al centro i cavalieri del regno e l’altro reggimento di arcieri e sulla destra i cavalieri erranti. Il generale prese posizione nel centro, i pegasi e l’alfiere dello stendardo di battaglia sul lato sinistro, ove era concentrate le truppe migliori del nemico.
Durante lo schieramento entrambe le parti inviarono aruspici all’oracolo per ottenere lumi sul futuro. L’oracolo parlò e la sua predizione fu contraria ai Pelleverde.

LA BATTAGLIA
Prima di iniziare lo scontro l’intero esercito bretoniano invocò la benedizione della Dama del Lago, che non mancò di scendere sul campo benedire i suoi fervidi adepti. La sua benedizione, che le aveva fatto guadagnare il soprannome di Dama Lama, consisteva nello sputazzare copiosamente sulle proprie truppe, per garantir loro maggior protezione in battaglia. I bretoniani, molto religiosi, non si sottraevano a questa che potrebbe sembrare un’usanza ripugnante presso altri popoli.
Gli orchi, dall’altro versante del crinale, non si ponevano i medesimi problemi, anzi avanzavano tutti con rapidità.
Dopo la benedizione anche i bretoniani si mossero con la consueta velocità verso il nemico, ma gli orchi, partiti prima, cominciavano già a risalire la cresta. Sennonché i Troll, noti per la loro stupidità, rallentarono notevolmente l’avanzata orchesca.
Adesso le truppe a cavallo bretoniane, che erano la maggioranza dell’esercito, caricarono con veemenza la linea dei Pelleverde lungo tutto il fronte.
La sorte e la negligenza tattica si mescolarono e gli orchi videro la loro prima linea cedere in più punti. I cavalieri erranti sbaragliarono i cavalcaragni, che vennero distrutti durante l’inseguimento. I Troll caricati dai pegasi, subirono diverse ferite che non riuscirono a rigenerare, allora anche loro abbandonarono lo scontro e vennero travolti dai pegasi. I cavalieri della cerca caricarono gli orchi neri che infliggendo e subendo perdite restarono sul posto.
Sulla collina centrale la battaglia andò diversamente. Qui i pelleverde non si lasciarono sorprendere, anzi sorpresero loro il nemico. Non appena vennero a tiro i goblin delle tenebre lanciarono due fanatici armati di una gigantesca palla dentata che si lanciarono follemente contro il nemico. Ognuno impatto un reggimento diverso causando perdite a ciascuno. Poi si dispersero dietro le linee nemiche.
Ora però i cavalieri del regno caricarono gli arcieri goblin che contro ogni previsione resistettero senza scappare.
Grozzo non era molto soddisfatto di come stava andando la battaglia, le sue ali non esistevano più e nel centro aveva retto solo a prezzo di pesanti perdite. Ma non si perse d’animo. Fece caricare dai suoi picchieri goblin delle tenebre gli arcieri bretoniani sulla collina, cosa che fecero in maniera poco incisiva, non riuscendo a mandare in rotta il nemico. Poi fece convergere i suoi picchieri orchi, che teneva in seconda linea, verso il lato sinistro per coprirlo e poi caricò egli stesso. Caricò i cavalieri erranti che avevano sbaragliato il lato destro dei pelleverde. La carica, violentissima e piena di rabbia, lo portò ad uccidere alcuni cavalieri, ma il reggimento resto sul posto.
A questo punto i pegasi, reduci dalla vittoria sui Troll, caricarono sul fianco gli orchi neri che vedendosi minacciati si diedero ignominiosamente alla fuga. I bretoniani si lanciarono all’inseguimento, li raggiunsero e li annientarono.
Anche gli arcieri goblin non riuscirono più a reggere l’impeto della cavalleria bretoniana e scapparono pure loro. Scapparono oltre il reggimento di picchieri orchi che stava manovrando dietro di loro. La loro viltà aveva esposto il fianco degli orchi ai cavalieri del regno che caricarono senza indugio. Sulla collina centrale intanto lo scontro continuava senza sosta. I goblin stavano lentamente avendo la meglio sugli arcieri bretoniani, quando il generale Beomondo di Bastonne li caricò sul fianco. Ciò bastò a mandarli in rotta. Ovviamente nessuno sopravvisse all’implacabile inseguimento.
La carica della cavalleria bretoniana sul fianco dei picchieri orchi stava intanto sortendo i suoi effetti, infatti ora che i pegasi si unirono allo scontro, per gli orchi non ci fu più nulla da fare. Il reggimento, guidato dal grande capo Buzzurrak, resistette fin quando potè. Poi venne messo in fuga e travolto insieme ai goblin che stavano scappando dietro di loro.
Grozzo guardò sconsolato dietro di se, la sua orda non esisteva più. Allora tornò a combattere contro i cavalieri dinnanzi a lui, ma senza più convinzione venne ucciso come il resto dei suoi ragazzi.

PROLOGO
L’esercito bretoniano entrato nelle Tumulilande, aveva colto uno splendido successo. Il generale Alarik, comandante imperiale nella regione, gliene rese subito atto. Questo non avrebbe però fermato l’arrivo di pelleverde da tutte le Malelande. I bretoniani, dal canto loro, ritenevano di aver pareggiato il debito con l’Impero e avrebbero potuto andarsene da un momento all’altro. Il loro esercito aveva subito perdite trascurabili.L’oracolo del Tuc, inoltre, aveva dimostrato che le sue previsioni erano risultate esatte. Il nuovo capoguerra orco avrebbe prestato più attenzione alle sue profezie.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma ne hai di voglia

CALSASBORA ha detto...

si! problemi?

Anonimo ha detto...

Bè, infatti questo episodio se lo poteva evitare...Minkia che spatussata! :(