questa è l'ultima!!! per il momento........... fresca fresca di stampa.......
LA BATTAGLIA DI GOLA SANGUE
GENESI
Mentre nelle Tumulilande i due eserciti si stavano riorganizzando, provati dall’enorme battaglia di pochi giorni prima, dai territori limitrofi nuove truppe affluivano da entrambe le parti, per partecipare agli scontri.
Dalla provincia di Salten, alleata a Wartebad, una brigata di cavalleria era in marcia in direzione dei Tumuli Rocciosi dove era accampato l’esercito imperiale. Guidava la brigata il capitano Kurt Hess.
Nel frattempo, dai confini del mondo una piccola tribù, al ordini del grande capo orco Grozzo, si stava dirigendo verso il fiume Eskiliat, sulle cui rive era accampata l’orda orchesca. I due reparti si incontrarono involontariamente mentre percorrevano in direzione opposta la strada che collegava i monti Neri al golfo Nero. Era il 30 aprile 2007 a.c. La notte di Valpurga.
SCHIERAMENTI
-Esercito imperiale
generale: capitano dell’Impero Kurt Hess;
1 reggimento di Templari del Lupo bianco, 1 regg. di Templari Portaspada, 1 cannone Tuono d’inferno.
-orda orchesca
generale: grande capo orco Grozzo;
1 reggimento di picchieri orchi, 1 regg. di picchieri goblin, 1 regg. di cavalcaragni, 1 alfiere dello stendardo di battaglia grande capo goblin Gruznik, 1 grande capo goblin Grignol.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
Lo scontro avvenne in una gola denominata Gola sangue, perché utilizzata dai goblin per i loro infausti sacrifici. Le truppe, ancora incolonnate, ebbero appena il tempo di schierarsi che già erano di fronte al nemico.
Il generale imperiale schierò il Tuono d’inferno su di un’altura, come seconda linea, mentre lanciò avanti i reggimenti di cavalleria. Il grande capo orco ,invece, cercò di formare un fronte più ampio per sfruttare la superiorità numerica di cui disponeva.
LA BATTAGLIA
Entrambi gli schieramenti avanzarono verso il nemico. Gli imperiali, ansiosi di brandire le armi, appena poterono, caricarono i Pelleverde. I due reggimenti di cavalleria che formavano il nerbo delle truppe della brigata attaccarono con vigore. I Templari del Lupo bianco riuscirono a mandare in rotta il reggimento di picchieri orchi al primo impatto, mentre i Portaspada rimasero bloccati dal preponderante numero di goblin picchieri che si trovarono di fronte, nemmeno l’aiuto di Kurt riuscì a far scappare quei goblin. Nel frattempo un altro goblin stava vilmente fuggendo. L’alfiere dello stendardo di battaglia, Gruznik, vedendo gli orchi scappare, cominciò anch’egli ad abbandonare il campo di battaglia.
Grozzo riprese in mano la situazione. I picchieri si riordinarono, mentre egli stesso caricò i Portaspada, che ora si trovavano oppressi da lui e dal numero preponderante di goblin guidati dal loro grande capo Grignol. I cavalieri dopo aver perso più di metà degli effettivi, avendo pure loro inferto pesanti perdite al nemico, abbandonarono disordinatamente lo scontro fuggendo dalla parte opposta. A tenere impegnato la massa di goblin e i due capi Pelleverde restava solo Kurt Hess.
I Templari del Lupo bianco, intanto, caricarono ancora una volta il reggimento di picchieri orchi. Ancora i Pelleverde subirono perdite ingenti e scapparono, ma questa volta i cavalieri li inseguirono e li annientarono.
Kurt non riuscì più a resistere al numero soverchiante di nemici e, dopo averne uccisi alcuni, venne travolto ed ucciso.
Ora il cannone Tuono d’inferno entrò in azione lanciando una scarica sul reggimento di goblin. La violenza del colpo ne dimezzò il numero facendo scappare i restanti in preda al panico.
Ora lo stendardiere goblin, che era in fuga dall’inizio dello scontro, smise di scappare, si voltò e si lanciò con inusuale coraggio addosso ai Templari del Lupo bianco, impedendo loro di manovrare. Così anche i cavalcaragni si gettarono sui cavalieri che resistettero causando anche discrete perdite ai goblin.
I picchieri goblin continuavano a fuggire e Grozzo disperando di poterli richiamare, si gettò addosso ai Portaspada rimasti che si stavano riorganizzando ad un lato della gola.
Li prese di sorpresa e riuscì ad ucciderne alcuni, rimanendo però ferito. I cavalieri stremati dallo scontro non ressero più e i pochi rimasti vennero uccisi nella fuga.
PROLOGOLo scontro era finito in parità. Entrambi gli schieramenti avevano subito perdite, tali da non costituire un pericolo per il rispettivo nemico. La situazione nelle Tumulilande era sempre più caotica, con eserciti avversi che si scontravano tra loro senza un apparente piano d’intenti. Nuove truppe affluivano ad entrambi gli schieramenti e presto si sarebbero affrontate in una nuova battaglia di proporzioni mai viste prima.
mercoledì 2 maggio 2007
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