martedì 1 maggio 2007

la saga delle Tumulilande. primo episodio

sempre in tema di sfiga.. questo è il racconto della prima battaglia della saga delle Tumulilande.
è una saga in corso di svolgimento..quindi nessuno sa come andrà a finire..
LA BATTAGLIA DI PASSO COLLEROTTO
Il quattro aprile 2007 a.c. avvenne un epico scontro tra le forze dell’Impero e una sanguinaria orda di Orchi. La battaglia avvenne a cavallo del passo denominato Collerotto.

SCHIERAMENTI:
-Esercito Imperiale
Generale: capitano Erik Calsasbora;
1 reggimento della guardia di palazzo, 1 reggimento di Templari del Lupo bianco, 1 reggimento di picchieri, 1 cannone, 1 mortaio, 1 reggimento di cacciatori.
-Orda Orchesca
capoguerra orco nero Boss Tazmako;
1 reggimento di orchi neri, 1 reggimento picchieri, 1 reggimento di goblin cavalcalupi, 1 reggimento di arcieri orchi, 1 carro degli orchi, 1 gettapietre dei goblin.

LA BATTAGLIA

Le due armate si equivalevano per forza e valore, ognuna attendeva ad un’estremità del passo decisa a non cederlo al nemico. Il passo consiste in un ampia strettoia tra un lieve altopiano sulla sinistra a ovest ed una più alta collina sulla destra a est.
Lo schieramento dei due eserciti era molto diverso, gli Orchi schierarono il carro e gli arcieri sulla sinistra del fronte davanti all’altopiano, i cavalcalupi sul fianco destro a fronte della collina e nel centro del schieramento, pronti per occupare il passo, il generale orco schierò le sue unità di fanteria più massicce, un reggimento di picchieri orchi sulla destra e un reggimento di temibili orchi neri sulla sinistra. Il generale capoguerra orco nero, Boss Tazmako, si schierò dietro ai suoi goblin per sostenerli con la sua disciplina. Dietro di se fece schierare il gettapietre, coprendolo così con la collina dalla micidiale artiglieria imperiale.
L’esercito imperiale si schierò in maniera radicalmente diversa. Le truppe erano concentrate principalmente a fronte del passo preparandosi a contenderlo al nemico. I Templari tenevano la destra, la guardia di palazzo e i cacciatori il centro, i picchieri la sinistra. Dietro di loro si trovava la seconda linea formata dall’artiglieria e dal capitano dell’Impero Erik Calsasbora.
L’orda degli Orchi occupava un fronte molto più ampio, minacciando di aggiramento gli uomini dell’Impero ancor prima dell’inizio dellla battaglia, mettendo in grave difficoltà il generale imperiale, il quale confidava comunque nella maggior solidità e disciplina dei propri reggimenti.
Si mossero per primi gli Orchi occupando le alture che sovrastavano il passo, i cavalcalupi raggiunsero la sommità della collina, mentre il carro arrancò risalendo l’altopiano. Contemporaneomente i reggimenti al centro dello schieramento avanzarono avanti a sé per occupare il passo. Boss Tazmako seguì i propri cavalcalupi, mentre il tiro di arcieri e catapulta non arrecava alcun danno alle truppe nemiche.
Erik Calsasbora vedendo l’avversario occupare così rapidamente le alture chiave dello scenario ebbe un attimo di scoramento, ma subito si riprese e fece avanzare anche le sue truppe. La guardia e i Templari avanzarono per contendere il passo al nemico, i picchieri fecero una conversione e si diressero in direzione dell’altopiano di fonte a loro, onde non farlo cadere completamente in mano agli Orchi come già era accaduto alla collina.
Intanto il tiro dell’artiglieria imperiale, solitamente efficace, non otteneva alcun risultato, facendo innervosire ulteriormente il generale Erik.
L’avanzata degli orchi proseguiva senza requie. I cavalcalupi sciamavano giù dalla collina riorganizzandosi a fianco dei Templari e bersagliandoli di dardi, ma le robuste Grandi Armature Imperiali indossate dai cavalieri, li protessero adeguatamente e non subirono perdite. Il generale orco intanto risaliva la collina, mentre i reggimenti centrali avanzavano ancora raggiungendo il centro del passo. Sulla sinistra il carro si muoveva verso il centro dell’altopiano, mentre gli arcieri orchi, schierati in formazione chiusa come se fossero normale fanteria, avanzavano a loro volta. Nonostante il tiro d’artiglieria orchesca fosse andato ancora a vuoto, il generale imperiale cominciava a sentire un certo fiato sul collo. Era necessario bloccare l’avanzata orca altrimenti sarebbe stato spazzato via prima ancora di combattere.
Erik guardò le sue truppe, molte erano ancora troppo lontane dal nemico per poterlo attaccare, ma già rischiavano di essere accerchiate dal lato destro dalla velocissima avanzata dei cavalcalupi avversari. L’orda di pelleverde aveva occupato tutte le posizioni migliori. Ora toccava agli imperiali rispondere alla minaccia nemica. Restava solo una cosa da fare. Bisognava caricare! Subito! Con tutte le truppe disponibili! Ma le truppe a distanza di carica erano assai poche, solo i Templari, grazie alla cavalcatura, potevano assaltare il nemico. E caricarono il reggimento di picchieri orchi che stava loro di fronte. Poi il generale imperiale partì egli stesso alla carica dei goblin avversari. Era l’unica maniera per tenerli impegnati ed evitare che caricassero sul fianco i Templari. Sapeva di rischiare la vita ma non poteva sottrarsi al suo dovere. Intanto l’artiglieria imperiale aggiusto la mira… un intero rango di orchi neri venne polverizzato dal cannone, mentre il mortaio colpiva il reggimento di arcieri orchi che erano alla base dell’altopiano causando però ben poche perdite.
I Templari arrivati a contatto con le fila nemiche le schiantarono con la solita violenza causando alcune perdite al reggimento avversario, senza subirne alcuna.
A tale vista gli orchi abbandonarono la formazione dandosi ad una fuga disperata, i Templari stupiti di tanta codardia li inseguirono, raggiungendoli e massacrandoli. Il fronte orco ora era spezzato, ma la battaglia era ancora molto incerta.
Erik Calsasbora intanto lanciandosi con ardore verso il reggimento avversario riuscì ad uccidere alcuni goblin senza riceverne ferite, però in questo caso nessuno dei due abbandonò lo scontro, che proseguì con inaudita violenza, il generale esaltato dalla morte dei nemici, i cavalcalupi sorretti dalla superiorità numerica.
Ora Boss Tazmako che già pregustava la vittoria cominciò anch’egli a preoccuparsi. Dall’alto della collina orientale su cui si era inerpicato vedeva molto bene la svolgersi della battaglia. Un intero suo reggimento era stato spazzato via, il fronte centrale era rotto e ora la cavalleria avversaria minacciava direttamente la sua artiglieria; i cavalcalupi erano stati bloccati e da soli non ce l’avrebbero fatta ad uccidere il generale nemico. L’orco perse la sua lucidità e ciò gli fece commettere un errore: abbandonò l’avanzata sull’altopiano facendo ritirare il carro, lasciandolo occupare dai picchieri imperiali, rinunciando così al doppio aggiramento che aveva iniziato. Poi fece avanzare di poco gli orchi neri, ma non riuscì ad impiegarli, inoltre la sorte gli voltò momentaneamente le spalle: il suo gettapietre ebbe un’avaria ed un servente goblin rimase ucciso. Il capo orco nero dotato di un’abilità e di una forza in combattimento immensa caricò ora giù per la collina il generale avversario. Erik quando lo vide arrivare capì che era finita, non ce l’avrebbe fatta a tenere impegnato un reggimento di cavalcalupi e un capoguerra orco nero insieme… poteva solo ucciderne il più possibile prima di morire. Intanto fece caricare alla sua guardia di palazzo gli orchi neri. I suoi uomini estrassero dal fodero le enormi spade da battaglia e andarono all’assalto con estremo vigore, ricevendo altrettanto entusiasmo omicida dal nemico. Poi fece convergere i cacciatori verso di se per tenere il fronte quand’egli sarebbe perito. Nel frattempo i Templari si preparavano a caricare il gettapietre nemico e i picchieri avanzavano impavidi sull’altopiano sgombrato dagli orchi.
L’artiglieria imperiale intanto spazzava il campo, il mortaio colpì in pieno gli arcieri orchi causando discrete perdite, mentre il cannone colpì il gettapietre nemico riuscendo però ad uccidere un solo servente goblin.
Lo scontro nel centro del passo tra i due reggimenti d’elité era molto equilibrato, con perdite da entrambe le parti, ma nessuno dei due riusciva a prevalere. Il generale Calsasbora invece dopo essere riuscito da solo ad eliminare metà reggimento dei cavalcalupi dovette soccombere… circondato dai nemici molti dei quali cadaveri uccisi da lui, venne sopraffatto dal nemico… morì così come aveva vissuto… da eroe.
Ora il generale orco nero si sentiva pronto per vincere la battaglia, fece caricare dai suoi cavalcalupi i cacciatori nemici, ordinò ai suoi arcieri e al carro di caricare sull’altopiano, ma gli arcieri cominciarono ad azzuffarsi tra loro e non ci fu modo di metterli in ordine. Il carro a questo punto rimase indietro e l’altopiano rimase sotto il controllo dei picchieri imperiali. Boss Tazmako a questo punto decise di tornare nella mischia per sostenere i suoi orchi neri, l’unico reparto che non lo deludeva mai. Ma questi si trovavano di fronte la guardia, reparto noto per la sua determinazione, che la spingeva a non ritirarsi mai, quindi lo scontro continuò con intensità ancora maggiore con perdite da entrambe le parti.
I cavalcalupi intanto avevano caricato i cacciatori, un reparto poco numeroso e non addestrato al combattimento corpo a corpo, gli uomini dell’impero si prepararono allo scontro. Prima tirarono con i loro archi lunghi verso i goblin che avanzavano schiumando di rabbia, ma causarono poche perdite, cosicché quando i pelleverde arrivarono a contatto con gli uomini erano ancora in forza consistente. Lo scontro fu violentissimo, metà degli uomini morì e i lupi ebbero la meglio. I cacciatori scapparono a tutta velocità inseguiti dai goblin che però non li raggiunsero..
A questo punto gli uomini si fermarono e si prepararono a ricevere un’altra carica dal nemico, pronti a morire per l’impero. Ma l’artiglieria imperiale venne loro in aiuto. Infatti i lupi si erano avvicinati troppo al cannone che scaraventò contro di loro una scarica di mitraglia, spazzandoli via i goblin dal campo di battaglia.
I Templari nel frattempo caricarono il gettapietre difeso eroicamente dai due serventi rimasti. I cavalieri, stanchi dalla corsa a rotta di collo, riuscirono solo ad uccidere l’ultimo servente goblin. A difendere il pezzo d’artiglieria dai Templari restava solo un eroico orco, ultimo rimasto degli addetti al pezzo.
Al centro la battaglia continuava con violenza inaudita, causando perdite a entrambi gli schieramenti. Anche il generale orco nero venne ferito da una impavida guardia di palazzo nel corso dei combattimenti.
Sull’altopiano i picchieri erano passati alla carica degli arcieri orchi, seguendo il piano del generale Calsasbora. Lo scontro fu rapido e poco cruento, le perdite furono poche per ciascuno dei contendenti, ma la scarsa disciplina degli orchi fece il resto. Il loro reggimento si sfaldò e si dettero alla fuga verso le loro retrovie, superando il carro che manovrava dietro di loro. I picchieri imperiali, baldanzosi per la vittoria, si lanciarono all’ inseguimento del nemico, ma trovarono la strada sbarrata dal carro degli orchi che si preparava a ricevere la carica. Lo scontro fu breve, le perdite furono poche, ma il carro si diede anche lui alla fuga spaventato dal numero molto superiore di cui era composto il reggimento imperiale. Il reggimento di picchieri, veterani di numerose battaglie, si lanciarono ancora una volta all’inseguimento del nemico, mettendo a tacere la fatica che ormai cominciava a raggiungerli. Nell’inseguimento non raggiunsero il carro, ma il reggimento di arcieri in fuga dallo scontro precedente. Li massacrarono tutti.
La battagli finì così, con le ali orchesche a pezzi, lo scontro nel centro del passo che si spegneva senza ne vinti ne vincitori, l’artiglieria orchesca che resisteva disperatamente. Gli Orchi avevano perso tre reggimenti, le macchine de guerra semi-distrutte o in fuga, il restante reggimento dimezzato e il generale ferito.
L’impero aveva perso mezzo reggimento di cacciatori, mezzo reggimento della guardia di palazzo ed alcuni picchieri. Avevano vinto. Ma la vittoria era stata pagata a carissimo prezzo.. il glorioso generale , il capitano Erik Calsasbora era caduto sul campo.
Ora sarà nel Whalalla a massacrare altri goblin.

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