ecco la battaglia conclusiva della saga.. non vi dico a chi ha arriso la vittoria finale, ma si potrebbe quasi immaginare..
LA BATTAGLIA DELLE ROVINE DI ZADAR
GENESI
A metà maggio 2007 a.c. la guerra nelle Tumulilande era ad una fase conclusiva. Dopo la terribile prova delle Paludi Urticanti entrambi i contendenti erano stremati dalle perdite subite. Il grande capo orco Barak Obama aveva sbarrato il passo all’avanzata imperiale, restituendo fiducia ai Pelleverde dopo un mese e più di privazioni. Il generale Alarik Haider, invece era piuttosto preoccupato, nonostante si trovasse in pieno territorio nemico, erano settimane che otteneva solo mezze vittorie. La vittoria totale, che gli avrebbe permesso di concludere vittoriosamente la campagna, non arrivava.
Questa situazione di stallo portò ad un ulteriore aumento nel numero delle truppe impiegate nella lotta.
Dalle Malelande giunse anche il grande sciamano Wurrzag Ud Ura Zahubu, il maggiore di tutti i Pelleverde. Costui era da sempre alla ricerca del Tipaccio, un nuovo grande capo che avrebbe guidato gli orchi alla conquista del mondo.
Il suo arrivo non restò a lungo nascosto agli umani. La notizia sprofondò l’esercito imperiale nello sconforto, nessuno voleva trovarsi di fronte a quel temibile nemico.
Nel frattempo ad Alarik giunse un dono dall’Impero. Oltre alle solite truppe di rinforzo arrivò anche il conte stesso di Wartebad, Wihlelm von Kesserling. Tutto ciò rincuorò notevolmente Alarik, avrebbe dovuto cedere il comando, ma almeno non sarebbero stati abbandonati in quella steppa.
SCHIERAMENTI
-Esercito imperiale
generale: conte elettore Wihlelm von Kesserling;
1 reggimento di guardie di palazzo, 1 regg. di Templari del Lupo bianco, 1 regg. di Templari Portaspada, 1 regg. di picchieri, 1 regg. di alabardieri, 1 regg. di archibugieri, 1 regg. di balestrieri, 1 cannone, 1 mortaio, 1 cannone Tuono d’inferno, 1 capitano alfiere dello stendardo di battaglia Alarik Haider, 1 capitano Teodorik Evil, 1 prete guerriero Nicolas Eymeric.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco Barak Obama;
1 regg. di orchi neri, 1 regg. di ragazzi musi duri, 1 regg. di picchieri orchi, 1 reparto di Troll di fiume, 1 regg. di goblin delle tenebre picchieri, 1 regg. di arcieri goblin, 1 regg. di cavalcalupi goblin, 1 carro degli orchi, 1 carro a pompa degli sgorbi, 1 gettapietre dei goblin, grande sciamano orco Wurrzag Ud Ura Zahubu, 1 grande capo goblin Gruznik.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
I due eserciti erano i più numerosi schierati finora. Il 17 maggio si trovarono l’uno davanti all’altro nei pressi delle rovine di Zadar, un’antica città ormai da secoli infestata dai goblin.
Il campo era una vasta piana con a sud le rovine della città ed alcune basse colline, mentre a nord vi era il torrente Varda che costeggiava alcune montagne. L’esercito imperiale si schierò appena a sud del torrente sfruttando le alture per la propria artiglieria. La cavalleria si schierò ai lati, mentre il centro venne occupato dalla fanteria. Gli orchi si posizionarono a nord della città. Nella piana sarebbe scorso molto sangue.
LA BATTAGLIA
Gli imperiali avanzarono subito verso il nemico, muovendo un poco la fanteria, mentre la cavalleria ai lati avanzava in profondità. Un altopiano che si trovava sul lato destro venne rapidamente occupato, garantendo un’ottima posizione di tiro per il reggimento di archibugieri. L’artiglieria iniziò il solito tiro di sbarramento sul nemico. Il mortaio tirò a vuoto, ma il cannone centrò il carro degli orchi mandandolo in mille pezzi. Subito gli orchi reagirono. Wurrzag tentò di lanciare diverse magie ma vennero disperse dal fato e dagli arcani imperiali. Tutta l’orda si mosse in avanti sotto la guida di Barak ed i cavalcalupi vennero mandati in carica contro i Templari del Lupo bianco. Poteva sembrare un suicidio, ma i goblin si lanciarono con ardore sui cavalieri e riuscirono a tenerli fermi sulle loro posizioni.
Il conte Wihlelm decise di spingere a fondo sui fianchi nemici tramite la cavalleria, quindi ordinò ai Portaspada di caricare il reggimento di goblin delle tenebre che avanzava verso di loro. I Templari iniziarono a caricare quando dai ranghi nemici uscirono alcuni fanatici armati di pesanti palle chiodate. Il comandante del reggimento goblin, Gruznik, si era premurato di raddoppiare la dose di funghi allucinogeni data solitamente aì fanatici. Questi si lanciarono follemente verso gli imperiali ed uno di essi attraversò il reggimento spargendo morte a destra e manca. Alla fine del reparto rimase solo il maestro che terrorizzato sospese immediatamente la carica. La disfatta della cavalleria imperiale sull’ala sinistra gettò nello sconforto l’intero esercito, rendendolo timoroso ed insicuro. I reggimenti di fanteria si fermarono, mentre si lasciva spazio alle armi da tiro. Il cannone non riuscì a stimare adeguatamente, ma il mortaio colpì violentemente il reggimento di goblin delle tenebre, uccidendone quasi un quarto degli effettivi. Anche il Tuono d’inferno entrò in azione e con le sue raffiche ben mirate eliminò un quarto dei musi duri nemici. Alarik e il regg. di balestrieri eliminarono due dei tre fanatici rimasti sul campo, mentre il regg. di archibugieri dalla collina riuscì a ferire due troll che avanzavano di fronte a loro. Intanto sul fianco destro i Templari massacrarono più di metà dei cavalcalupi, mandandoli in fuga.
Barak Obama era molto soddisfatto di come si stavano comportando i suoi ragazzi, solo sul lato destro l’Impero era riuscito ad avanzare, ma già i Troll si stavano lanciando all’assalto del reggimento di Templari.
Wurrzag raccolse i suoi poteri oscuri ed evocò Gork, una divinità orchesca. Gork scese sul campo di battaglia, e schiacciò letteralmente col proprio piede un intero rango di Templari del Lupo bianco, che si trovarono così in inferiorità numerica nell’affrontare i troll. I cavalieri, ultimi rimasti dei due reggimenti di Templari, impugnarono saldamente i loro possenti martelli e pur subendo duri colpi ressero l’urto con notevole vigore. Intanto Gork, soddisfatto dello scempio compiuto, si distrasse e schiacciò involontariamente il reparto di orchi neri che avanzava dalle proprie retrovie. Accortosi dell’errore il suo spirito si affievolì e la sua essenza svanì. La catapulta dei goblin intanto aggiustò la mira e scagliò enormi massi sulla linea imperiale, uno di essi colpì in pieno il prete guerriero,intento a infondere fiducia tra le fila umane. Lo schianto sfracellò il prete sotto il masso di pietra.
L’Impero aveva subito dure perdite e gli orchi pregustavano il sapore della vittoria.
Ora il fanatico rimasto in piedi sul lato destro ricominciò follemente a roteare e senza rendersi conto di dove stesse andando cozzò contro il carro a pompa degli sgorbi distruggendolo con la pesante palla chiodata. Il reggimento di arcieri goblin in riga sulla collina vide la folle scena e decise di abbatterlo essendo ormai al di fuori di ogni controllo.
I goblin delle tenebre caricarono il Portaspada rimasto che, in accordo col proprio generale, si volse e abbandonò il campo di battaglia.
L’artiglieria imperiale continuava a decimare i reggimenti che occupavano il centro nemico, mentre i reggimenti di balestrieri ed archibugieri, causavano dure perdite ai restanti reparti orcheschi. Grazie al massiccio tiro la spinta offensiva dell’orda pelleverde venne rallentata, mentre i pochi Templari del Lupo bianco rimasti bloccavano l’avanzata dei Troll sul lato destro.
Barak Obama riteneva di poter distruggere l’esercito umano e spronò i suoi reparti ancora all’attacco. La catapulta si inceppò, ma Wurrzag invocò ancora l’intervento di Gork, che con la sua forza, causò alcune perdite ai picchieri imperiali. I reggimenti che si erano lanciati in carica contro le linee nemiche andarono incontro a pesanti insuccessi. I picchieri goblin delle tenebre vennero annientati dai picchieri imperiali. Neanche la presenza di Gruznik riuscì a salvarli, anzi egli stesso morì col suo reparto. I picchieri orchi che avevano caricato nel centro, vennero sconfitti e mandati in rotta dagli alabardieri. Gli orchi erano guidati dal loro generale Barak, mentre il regg. imperiale dal capitano Teodorik Evil. In un primo momento la fuga degli orchi sembrò averli salvati, ma Teodorik spronò i suoi uomini a continuare l’inseguimento fino al totale massacro dell’avversario. I rudi uomini dell’Impero risposero con ardore all’incitamento del loro capitano e raggiunsero il nemico. Gli uomini si gettarono sui loro acerrimi nemici e straziarono le loro carni fino a renderli irriconoscibili l’uno dall’altro. Con la morte del generale la battaglia si metteva veramente male per gli orchi.
Davanti alla collina di Zadar la battaglia si fece sempre più sanguinosa. La guardia di palazzo caricò i Musi duri. Erano due reparti tra i migliori dei rispettivi eserciti, eppure non ci fu quasi storia. La guardia mandò in rotta gli orchi e li annientò nell’inseguimento. Tale fu il massacro che il reggimento di arcieri goblin retrostante, fu preso dal panico e si volse in fuga verso le proprie retrovie. Sul fianco destro, dopo aver eroicamente retto lo strapotere nemico per molto tempo, i Templari del Lupo bianco vennero annientati dai Troll, che però non riuscirono a sfruttare la vittoria a causa della loro estrema stupidità.
Wurrzag lanciò ancora alcuni incantesimi che riuscirono ad infliggere perdite agli imperiali, ma le sorti della battaglia erano ormai decise. Solo gli orchi neri non vollero rendersene conto, difatti caricarono i picchieri imperiali, ma tale era l’euforia tra gli uomini, che non riuscirono nemmeno a causare più perdite di quante ne subirono.
PROLOGO
Lo scontro si era rivelato la tomba delle speranze orchesche di recuperare il dominio sulle Tumulilande. Ora non un solo pelleverde vivo si trovava a nord del fiume Teskio, che segnava il confine con le Malelande. Lo stesso Wurrzag, venuto in cerca del nuovo capo di tutti gli orchi, dovette precipitosamente fare ritorno nella sua terra d’origine.
L’Impero aveva perduto due reggimenti di Templari, il prete guerriero Nicolas Eymeric e pochi altri uomini. I Pelleverde avevano perso due carri, due reggimenti di orchi, due reggimenti di goblin, il regg. di cavalcalupi, il grande capo goblin delle tenebre Gruznik e il generale stesso dell’esercito Barak Obama.
Per il momento la guerra delle Tumulilande era terminata. Le brulle steppe che e le putride paludi sarebbero state colonizzate da pionieri imperiali in modo da allargare i territori dello stato. Il pensiero andava ad Erik Ziggail, Erik Calsasbora ed a tutti gli altri eroi caduti nella guerra.
Se gli orchi, chiunque altro, fossero ritornati, avrebbero trovato le vittoriose schiere imperiali ad attenderli.
lunedì 21 maggio 2007
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2 commenti:
beh finisce così? non c'è un incoronazione finale tipo signore degli anelli?
No, tanto kuelli zporki omi zaranno zkiacciati in poko tempo.
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