mercoledì 30 maggio 2007
Irredentismo way of life
prosegue la raccolta di nazionalismo irredentista..... la canzone è dei Non Nobis Domine.. ma il testo è la canzone del carnaro di D'annunzio.... eja!
lunedì 28 maggio 2007
domenica 27 maggio 2007
avanti tutti!!!
l'inarrestabile onda alcolica
di ritorno dalla duna
venerdì 25 maggio 2007
regole nuove o vecchie il risultato non cambia..
giovedì 24 maggio 2007
mercoledì 23 maggio 2007

allora raga.. ci facciamo una partitina a Warhammer domani sera? eh che dite... ormai il caldo sta per asfissiarci definitivamente, quindi non c'è niente di meglio di morire alcolizzati, sudati e sconfitti (questa vale solo per mario) al Livello durante una bella partitona... hihihi...così ci liberiamo del lato nerdz prima di sabato... perchè sabato... si va...
martedì 22 maggio 2007
lunedì 21 maggio 2007
la saga delle Tumuliande. settimo episodio
ecco la battaglia conclusiva della saga.. non vi dico a chi ha arriso la vittoria finale, ma si potrebbe quasi immaginare..
LA BATTAGLIA DELLE ROVINE DI ZADAR
GENESI
A metà maggio 2007 a.c. la guerra nelle Tumulilande era ad una fase conclusiva. Dopo la terribile prova delle Paludi Urticanti entrambi i contendenti erano stremati dalle perdite subite. Il grande capo orco Barak Obama aveva sbarrato il passo all’avanzata imperiale, restituendo fiducia ai Pelleverde dopo un mese e più di privazioni. Il generale Alarik Haider, invece era piuttosto preoccupato, nonostante si trovasse in pieno territorio nemico, erano settimane che otteneva solo mezze vittorie. La vittoria totale, che gli avrebbe permesso di concludere vittoriosamente la campagna, non arrivava.
Questa situazione di stallo portò ad un ulteriore aumento nel numero delle truppe impiegate nella lotta.
Dalle Malelande giunse anche il grande sciamano Wurrzag Ud Ura Zahubu, il maggiore di tutti i Pelleverde. Costui era da sempre alla ricerca del Tipaccio, un nuovo grande capo che avrebbe guidato gli orchi alla conquista del mondo.
Il suo arrivo non restò a lungo nascosto agli umani. La notizia sprofondò l’esercito imperiale nello sconforto, nessuno voleva trovarsi di fronte a quel temibile nemico.
Nel frattempo ad Alarik giunse un dono dall’Impero. Oltre alle solite truppe di rinforzo arrivò anche il conte stesso di Wartebad, Wihlelm von Kesserling. Tutto ciò rincuorò notevolmente Alarik, avrebbe dovuto cedere il comando, ma almeno non sarebbero stati abbandonati in quella steppa.
SCHIERAMENTI
-Esercito imperiale
generale: conte elettore Wihlelm von Kesserling;
1 reggimento di guardie di palazzo, 1 regg. di Templari del Lupo bianco, 1 regg. di Templari Portaspada, 1 regg. di picchieri, 1 regg. di alabardieri, 1 regg. di archibugieri, 1 regg. di balestrieri, 1 cannone, 1 mortaio, 1 cannone Tuono d’inferno, 1 capitano alfiere dello stendardo di battaglia Alarik Haider, 1 capitano Teodorik Evil, 1 prete guerriero Nicolas Eymeric.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco Barak Obama;
1 regg. di orchi neri, 1 regg. di ragazzi musi duri, 1 regg. di picchieri orchi, 1 reparto di Troll di fiume, 1 regg. di goblin delle tenebre picchieri, 1 regg. di arcieri goblin, 1 regg. di cavalcalupi goblin, 1 carro degli orchi, 1 carro a pompa degli sgorbi, 1 gettapietre dei goblin, grande sciamano orco Wurrzag Ud Ura Zahubu, 1 grande capo goblin Gruznik.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
I due eserciti erano i più numerosi schierati finora. Il 17 maggio si trovarono l’uno davanti all’altro nei pressi delle rovine di Zadar, un’antica città ormai da secoli infestata dai goblin.
Il campo era una vasta piana con a sud le rovine della città ed alcune basse colline, mentre a nord vi era il torrente Varda che costeggiava alcune montagne. L’esercito imperiale si schierò appena a sud del torrente sfruttando le alture per la propria artiglieria. La cavalleria si schierò ai lati, mentre il centro venne occupato dalla fanteria. Gli orchi si posizionarono a nord della città. Nella piana sarebbe scorso molto sangue.
LA BATTAGLIA
Gli imperiali avanzarono subito verso il nemico, muovendo un poco la fanteria, mentre la cavalleria ai lati avanzava in profondità. Un altopiano che si trovava sul lato destro venne rapidamente occupato, garantendo un’ottima posizione di tiro per il reggimento di archibugieri. L’artiglieria iniziò il solito tiro di sbarramento sul nemico. Il mortaio tirò a vuoto, ma il cannone centrò il carro degli orchi mandandolo in mille pezzi. Subito gli orchi reagirono. Wurrzag tentò di lanciare diverse magie ma vennero disperse dal fato e dagli arcani imperiali. Tutta l’orda si mosse in avanti sotto la guida di Barak ed i cavalcalupi vennero mandati in carica contro i Templari del Lupo bianco. Poteva sembrare un suicidio, ma i goblin si lanciarono con ardore sui cavalieri e riuscirono a tenerli fermi sulle loro posizioni.
Il conte Wihlelm decise di spingere a fondo sui fianchi nemici tramite la cavalleria, quindi ordinò ai Portaspada di caricare il reggimento di goblin delle tenebre che avanzava verso di loro. I Templari iniziarono a caricare quando dai ranghi nemici uscirono alcuni fanatici armati di pesanti palle chiodate. Il comandante del reggimento goblin, Gruznik, si era premurato di raddoppiare la dose di funghi allucinogeni data solitamente aì fanatici. Questi si lanciarono follemente verso gli imperiali ed uno di essi attraversò il reggimento spargendo morte a destra e manca. Alla fine del reparto rimase solo il maestro che terrorizzato sospese immediatamente la carica. La disfatta della cavalleria imperiale sull’ala sinistra gettò nello sconforto l’intero esercito, rendendolo timoroso ed insicuro. I reggimenti di fanteria si fermarono, mentre si lasciva spazio alle armi da tiro. Il cannone non riuscì a stimare adeguatamente, ma il mortaio colpì violentemente il reggimento di goblin delle tenebre, uccidendone quasi un quarto degli effettivi. Anche il Tuono d’inferno entrò in azione e con le sue raffiche ben mirate eliminò un quarto dei musi duri nemici. Alarik e il regg. di balestrieri eliminarono due dei tre fanatici rimasti sul campo, mentre il regg. di archibugieri dalla collina riuscì a ferire due troll che avanzavano di fronte a loro. Intanto sul fianco destro i Templari massacrarono più di metà dei cavalcalupi, mandandoli in fuga.
Barak Obama era molto soddisfatto di come si stavano comportando i suoi ragazzi, solo sul lato destro l’Impero era riuscito ad avanzare, ma già i Troll si stavano lanciando all’assalto del reggimento di Templari.
Wurrzag raccolse i suoi poteri oscuri ed evocò Gork, una divinità orchesca. Gork scese sul campo di battaglia, e schiacciò letteralmente col proprio piede un intero rango di Templari del Lupo bianco, che si trovarono così in inferiorità numerica nell’affrontare i troll. I cavalieri, ultimi rimasti dei due reggimenti di Templari, impugnarono saldamente i loro possenti martelli e pur subendo duri colpi ressero l’urto con notevole vigore. Intanto Gork, soddisfatto dello scempio compiuto, si distrasse e schiacciò involontariamente il reparto di orchi neri che avanzava dalle proprie retrovie. Accortosi dell’errore il suo spirito si affievolì e la sua essenza svanì. La catapulta dei goblin intanto aggiustò la mira e scagliò enormi massi sulla linea imperiale, uno di essi colpì in pieno il prete guerriero,intento a infondere fiducia tra le fila umane. Lo schianto sfracellò il prete sotto il masso di pietra.
L’Impero aveva subito dure perdite e gli orchi pregustavano il sapore della vittoria.
Ora il fanatico rimasto in piedi sul lato destro ricominciò follemente a roteare e senza rendersi conto di dove stesse andando cozzò contro il carro a pompa degli sgorbi distruggendolo con la pesante palla chiodata. Il reggimento di arcieri goblin in riga sulla collina vide la folle scena e decise di abbatterlo essendo ormai al di fuori di ogni controllo.
I goblin delle tenebre caricarono il Portaspada rimasto che, in accordo col proprio generale, si volse e abbandonò il campo di battaglia.
L’artiglieria imperiale continuava a decimare i reggimenti che occupavano il centro nemico, mentre i reggimenti di balestrieri ed archibugieri, causavano dure perdite ai restanti reparti orcheschi. Grazie al massiccio tiro la spinta offensiva dell’orda pelleverde venne rallentata, mentre i pochi Templari del Lupo bianco rimasti bloccavano l’avanzata dei Troll sul lato destro.
Barak Obama riteneva di poter distruggere l’esercito umano e spronò i suoi reparti ancora all’attacco. La catapulta si inceppò, ma Wurrzag invocò ancora l’intervento di Gork, che con la sua forza, causò alcune perdite ai picchieri imperiali. I reggimenti che si erano lanciati in carica contro le linee nemiche andarono incontro a pesanti insuccessi. I picchieri goblin delle tenebre vennero annientati dai picchieri imperiali. Neanche la presenza di Gruznik riuscì a salvarli, anzi egli stesso morì col suo reparto. I picchieri orchi che avevano caricato nel centro, vennero sconfitti e mandati in rotta dagli alabardieri. Gli orchi erano guidati dal loro generale Barak, mentre il regg. imperiale dal capitano Teodorik Evil. In un primo momento la fuga degli orchi sembrò averli salvati, ma Teodorik spronò i suoi uomini a continuare l’inseguimento fino al totale massacro dell’avversario. I rudi uomini dell’Impero risposero con ardore all’incitamento del loro capitano e raggiunsero il nemico. Gli uomini si gettarono sui loro acerrimi nemici e straziarono le loro carni fino a renderli irriconoscibili l’uno dall’altro. Con la morte del generale la battaglia si metteva veramente male per gli orchi.
Davanti alla collina di Zadar la battaglia si fece sempre più sanguinosa. La guardia di palazzo caricò i Musi duri. Erano due reparti tra i migliori dei rispettivi eserciti, eppure non ci fu quasi storia. La guardia mandò in rotta gli orchi e li annientò nell’inseguimento. Tale fu il massacro che il reggimento di arcieri goblin retrostante, fu preso dal panico e si volse in fuga verso le proprie retrovie. Sul fianco destro, dopo aver eroicamente retto lo strapotere nemico per molto tempo, i Templari del Lupo bianco vennero annientati dai Troll, che però non riuscirono a sfruttare la vittoria a causa della loro estrema stupidità.
Wurrzag lanciò ancora alcuni incantesimi che riuscirono ad infliggere perdite agli imperiali, ma le sorti della battaglia erano ormai decise. Solo gli orchi neri non vollero rendersene conto, difatti caricarono i picchieri imperiali, ma tale era l’euforia tra gli uomini, che non riuscirono nemmeno a causare più perdite di quante ne subirono.
PROLOGO
Lo scontro si era rivelato la tomba delle speranze orchesche di recuperare il dominio sulle Tumulilande. Ora non un solo pelleverde vivo si trovava a nord del fiume Teskio, che segnava il confine con le Malelande. Lo stesso Wurrzag, venuto in cerca del nuovo capo di tutti gli orchi, dovette precipitosamente fare ritorno nella sua terra d’origine.
L’Impero aveva perduto due reggimenti di Templari, il prete guerriero Nicolas Eymeric e pochi altri uomini. I Pelleverde avevano perso due carri, due reggimenti di orchi, due reggimenti di goblin, il regg. di cavalcalupi, il grande capo goblin delle tenebre Gruznik e il generale stesso dell’esercito Barak Obama.
Per il momento la guerra delle Tumulilande era terminata. Le brulle steppe che e le putride paludi sarebbero state colonizzate da pionieri imperiali in modo da allargare i territori dello stato. Il pensiero andava ad Erik Ziggail, Erik Calsasbora ed a tutti gli altri eroi caduti nella guerra.
Se gli orchi, chiunque altro, fossero ritornati, avrebbero trovato le vittoriose schiere imperiali ad attenderli.
LA BATTAGLIA DELLE ROVINE DI ZADAR
GENESI
A metà maggio 2007 a.c. la guerra nelle Tumulilande era ad una fase conclusiva. Dopo la terribile prova delle Paludi Urticanti entrambi i contendenti erano stremati dalle perdite subite. Il grande capo orco Barak Obama aveva sbarrato il passo all’avanzata imperiale, restituendo fiducia ai Pelleverde dopo un mese e più di privazioni. Il generale Alarik Haider, invece era piuttosto preoccupato, nonostante si trovasse in pieno territorio nemico, erano settimane che otteneva solo mezze vittorie. La vittoria totale, che gli avrebbe permesso di concludere vittoriosamente la campagna, non arrivava.
Questa situazione di stallo portò ad un ulteriore aumento nel numero delle truppe impiegate nella lotta.
Dalle Malelande giunse anche il grande sciamano Wurrzag Ud Ura Zahubu, il maggiore di tutti i Pelleverde. Costui era da sempre alla ricerca del Tipaccio, un nuovo grande capo che avrebbe guidato gli orchi alla conquista del mondo.
Il suo arrivo non restò a lungo nascosto agli umani. La notizia sprofondò l’esercito imperiale nello sconforto, nessuno voleva trovarsi di fronte a quel temibile nemico.
Nel frattempo ad Alarik giunse un dono dall’Impero. Oltre alle solite truppe di rinforzo arrivò anche il conte stesso di Wartebad, Wihlelm von Kesserling. Tutto ciò rincuorò notevolmente Alarik, avrebbe dovuto cedere il comando, ma almeno non sarebbero stati abbandonati in quella steppa.
SCHIERAMENTI
-Esercito imperiale
generale: conte elettore Wihlelm von Kesserling;
1 reggimento di guardie di palazzo, 1 regg. di Templari del Lupo bianco, 1 regg. di Templari Portaspada, 1 regg. di picchieri, 1 regg. di alabardieri, 1 regg. di archibugieri, 1 regg. di balestrieri, 1 cannone, 1 mortaio, 1 cannone Tuono d’inferno, 1 capitano alfiere dello stendardo di battaglia Alarik Haider, 1 capitano Teodorik Evil, 1 prete guerriero Nicolas Eymeric.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco Barak Obama;
1 regg. di orchi neri, 1 regg. di ragazzi musi duri, 1 regg. di picchieri orchi, 1 reparto di Troll di fiume, 1 regg. di goblin delle tenebre picchieri, 1 regg. di arcieri goblin, 1 regg. di cavalcalupi goblin, 1 carro degli orchi, 1 carro a pompa degli sgorbi, 1 gettapietre dei goblin, grande sciamano orco Wurrzag Ud Ura Zahubu, 1 grande capo goblin Gruznik.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
I due eserciti erano i più numerosi schierati finora. Il 17 maggio si trovarono l’uno davanti all’altro nei pressi delle rovine di Zadar, un’antica città ormai da secoli infestata dai goblin.
Il campo era una vasta piana con a sud le rovine della città ed alcune basse colline, mentre a nord vi era il torrente Varda che costeggiava alcune montagne. L’esercito imperiale si schierò appena a sud del torrente sfruttando le alture per la propria artiglieria. La cavalleria si schierò ai lati, mentre il centro venne occupato dalla fanteria. Gli orchi si posizionarono a nord della città. Nella piana sarebbe scorso molto sangue.
LA BATTAGLIA
Gli imperiali avanzarono subito verso il nemico, muovendo un poco la fanteria, mentre la cavalleria ai lati avanzava in profondità. Un altopiano che si trovava sul lato destro venne rapidamente occupato, garantendo un’ottima posizione di tiro per il reggimento di archibugieri. L’artiglieria iniziò il solito tiro di sbarramento sul nemico. Il mortaio tirò a vuoto, ma il cannone centrò il carro degli orchi mandandolo in mille pezzi. Subito gli orchi reagirono. Wurrzag tentò di lanciare diverse magie ma vennero disperse dal fato e dagli arcani imperiali. Tutta l’orda si mosse in avanti sotto la guida di Barak ed i cavalcalupi vennero mandati in carica contro i Templari del Lupo bianco. Poteva sembrare un suicidio, ma i goblin si lanciarono con ardore sui cavalieri e riuscirono a tenerli fermi sulle loro posizioni.
Il conte Wihlelm decise di spingere a fondo sui fianchi nemici tramite la cavalleria, quindi ordinò ai Portaspada di caricare il reggimento di goblin delle tenebre che avanzava verso di loro. I Templari iniziarono a caricare quando dai ranghi nemici uscirono alcuni fanatici armati di pesanti palle chiodate. Il comandante del reggimento goblin, Gruznik, si era premurato di raddoppiare la dose di funghi allucinogeni data solitamente aì fanatici. Questi si lanciarono follemente verso gli imperiali ed uno di essi attraversò il reggimento spargendo morte a destra e manca. Alla fine del reparto rimase solo il maestro che terrorizzato sospese immediatamente la carica. La disfatta della cavalleria imperiale sull’ala sinistra gettò nello sconforto l’intero esercito, rendendolo timoroso ed insicuro. I reggimenti di fanteria si fermarono, mentre si lasciva spazio alle armi da tiro. Il cannone non riuscì a stimare adeguatamente, ma il mortaio colpì violentemente il reggimento di goblin delle tenebre, uccidendone quasi un quarto degli effettivi. Anche il Tuono d’inferno entrò in azione e con le sue raffiche ben mirate eliminò un quarto dei musi duri nemici. Alarik e il regg. di balestrieri eliminarono due dei tre fanatici rimasti sul campo, mentre il regg. di archibugieri dalla collina riuscì a ferire due troll che avanzavano di fronte a loro. Intanto sul fianco destro i Templari massacrarono più di metà dei cavalcalupi, mandandoli in fuga.
Barak Obama era molto soddisfatto di come si stavano comportando i suoi ragazzi, solo sul lato destro l’Impero era riuscito ad avanzare, ma già i Troll si stavano lanciando all’assalto del reggimento di Templari.
Wurrzag raccolse i suoi poteri oscuri ed evocò Gork, una divinità orchesca. Gork scese sul campo di battaglia, e schiacciò letteralmente col proprio piede un intero rango di Templari del Lupo bianco, che si trovarono così in inferiorità numerica nell’affrontare i troll. I cavalieri, ultimi rimasti dei due reggimenti di Templari, impugnarono saldamente i loro possenti martelli e pur subendo duri colpi ressero l’urto con notevole vigore. Intanto Gork, soddisfatto dello scempio compiuto, si distrasse e schiacciò involontariamente il reparto di orchi neri che avanzava dalle proprie retrovie. Accortosi dell’errore il suo spirito si affievolì e la sua essenza svanì. La catapulta dei goblin intanto aggiustò la mira e scagliò enormi massi sulla linea imperiale, uno di essi colpì in pieno il prete guerriero,intento a infondere fiducia tra le fila umane. Lo schianto sfracellò il prete sotto il masso di pietra.
L’Impero aveva subito dure perdite e gli orchi pregustavano il sapore della vittoria.
Ora il fanatico rimasto in piedi sul lato destro ricominciò follemente a roteare e senza rendersi conto di dove stesse andando cozzò contro il carro a pompa degli sgorbi distruggendolo con la pesante palla chiodata. Il reggimento di arcieri goblin in riga sulla collina vide la folle scena e decise di abbatterlo essendo ormai al di fuori di ogni controllo.
I goblin delle tenebre caricarono il Portaspada rimasto che, in accordo col proprio generale, si volse e abbandonò il campo di battaglia.
L’artiglieria imperiale continuava a decimare i reggimenti che occupavano il centro nemico, mentre i reggimenti di balestrieri ed archibugieri, causavano dure perdite ai restanti reparti orcheschi. Grazie al massiccio tiro la spinta offensiva dell’orda pelleverde venne rallentata, mentre i pochi Templari del Lupo bianco rimasti bloccavano l’avanzata dei Troll sul lato destro.
Barak Obama riteneva di poter distruggere l’esercito umano e spronò i suoi reparti ancora all’attacco. La catapulta si inceppò, ma Wurrzag invocò ancora l’intervento di Gork, che con la sua forza, causò alcune perdite ai picchieri imperiali. I reggimenti che si erano lanciati in carica contro le linee nemiche andarono incontro a pesanti insuccessi. I picchieri goblin delle tenebre vennero annientati dai picchieri imperiali. Neanche la presenza di Gruznik riuscì a salvarli, anzi egli stesso morì col suo reparto. I picchieri orchi che avevano caricato nel centro, vennero sconfitti e mandati in rotta dagli alabardieri. Gli orchi erano guidati dal loro generale Barak, mentre il regg. imperiale dal capitano Teodorik Evil. In un primo momento la fuga degli orchi sembrò averli salvati, ma Teodorik spronò i suoi uomini a continuare l’inseguimento fino al totale massacro dell’avversario. I rudi uomini dell’Impero risposero con ardore all’incitamento del loro capitano e raggiunsero il nemico. Gli uomini si gettarono sui loro acerrimi nemici e straziarono le loro carni fino a renderli irriconoscibili l’uno dall’altro. Con la morte del generale la battaglia si metteva veramente male per gli orchi.
Davanti alla collina di Zadar la battaglia si fece sempre più sanguinosa. La guardia di palazzo caricò i Musi duri. Erano due reparti tra i migliori dei rispettivi eserciti, eppure non ci fu quasi storia. La guardia mandò in rotta gli orchi e li annientò nell’inseguimento. Tale fu il massacro che il reggimento di arcieri goblin retrostante, fu preso dal panico e si volse in fuga verso le proprie retrovie. Sul fianco destro, dopo aver eroicamente retto lo strapotere nemico per molto tempo, i Templari del Lupo bianco vennero annientati dai Troll, che però non riuscirono a sfruttare la vittoria a causa della loro estrema stupidità.
Wurrzag lanciò ancora alcuni incantesimi che riuscirono ad infliggere perdite agli imperiali, ma le sorti della battaglia erano ormai decise. Solo gli orchi neri non vollero rendersene conto, difatti caricarono i picchieri imperiali, ma tale era l’euforia tra gli uomini, che non riuscirono nemmeno a causare più perdite di quante ne subirono.
PROLOGO
Lo scontro si era rivelato la tomba delle speranze orchesche di recuperare il dominio sulle Tumulilande. Ora non un solo pelleverde vivo si trovava a nord del fiume Teskio, che segnava il confine con le Malelande. Lo stesso Wurrzag, venuto in cerca del nuovo capo di tutti gli orchi, dovette precipitosamente fare ritorno nella sua terra d’origine.
L’Impero aveva perduto due reggimenti di Templari, il prete guerriero Nicolas Eymeric e pochi altri uomini. I Pelleverde avevano perso due carri, due reggimenti di orchi, due reggimenti di goblin, il regg. di cavalcalupi, il grande capo goblin delle tenebre Gruznik e il generale stesso dell’esercito Barak Obama.
Per il momento la guerra delle Tumulilande era terminata. Le brulle steppe che e le putride paludi sarebbero state colonizzate da pionieri imperiali in modo da allargare i territori dello stato. Il pensiero andava ad Erik Ziggail, Erik Calsasbora ed a tutti gli altri eroi caduti nella guerra.
Se gli orchi, chiunque altro, fossero ritornati, avrebbero trovato le vittoriose schiere imperiali ad attenderli.
domenica 20 maggio 2007
negroamaro

siccome ieri c'è stata un'epica cena di dimensioni inenarrabili.. con la presenza pressoché totale della più bella gente di Gualtieri... e si è naturalmente bevuto abbestia (almeno dove c'ero io)..
il cameriere ha scassato le palle riempiendoci di questo vino pugliese.. quindi mi pare ovvio parlare di questo rosso salentino...
io ero piuttosto prevenuto, in quanto non mi era mai capitato di bere vino pugliese anche lontanamente decente, però devo ammettere che come fermo non è male, anche se un pò stongoso e da consumare solamente con qlc da mangiare, pena sboccare poi ovunque....
alla fine il cameriere ci ha fin portato un salice del salento riserva lodandolo neanche fosse Dio...
cmq nemmeno quello era malaccio, anche se un pò troppo liquoroso per le papille nordiche..
vabbè alla fine abbiam mischiato questi con: chianti, teroldego e per restare in tema..Prosecco,
quindi sarebbe meglio stare zitti e tracannare...
venerdì 18 maggio 2007
La saga delle Tumulilande. mappa della campagna
i cuggini Tabboz
giovedì 17 maggio 2007
U.S. AQUILE UBER ALLES

1994/1995!!!!!!!!!! CAZZO!!!!
cmq c'è una bella sfilza di '83...
dalla fila in alto a destra: il Boss, Nico, Breme, io, Alex, Marco Balbi e Stefano.
seduti davanti: Marco, Alberto, Dani, Manuel, il Villo, il Ciccio e Iembo detto Jembe.
solo non mi ricordo proprio chi cazzo è l'adulto che funge da "mister"... mah!?
breve riassunto della saga delle Tumulilande
Siamo ormai vicini alla fase conclusiva della saga... forse stasera terminerà in enorme massacro.. quindi mi sembra opportuno tracciare un breve riassunto della campagna...
Tutto è cominciato il 4 aprile quando un'orda di orchi è stata sbaragliata dall'esercito di Wartebad presso il passo Collerotto. La vittoria costò la vita del generale Erik Calsasbora, ma ciò non scoraggiò gli imperiali, che inseguirono gli sconfitti in territorio nemico. Il capo orco nero Bozz Tazmako organizzò una nuova orda che venne distrutta nella battaglia delle Tumulilande il 17 aprile. Lo scontro risultò molto sanguinoso, difatti persero la vita sia il generale orco che il nuovo generale imperiale, Erik Ziggail.
Giunse da nord Alarik Haider a guidare lo schieramento imperiale, era un valente generale che aveva dimostrato il suo valore contro i Bretoniani, sconfitti nella battaglia della Torre Grigia.
Tra gli orchi era giunto un nuovo capoguerra, Gramspan, che radunò una nuova orda. Le due schiere si scontrarono il 26 aprile nella battaglia dei Tumuli Rocciosi, in cui nessuno dei due riuscì a schiacciare l'avversario.
Il 30 aprile una brigata imperiale si scontrò con una tribù di orchi presso Gola Sangue, ma anche qui nessuno riuscì a prevalere.
Nel frattempo tra gli orchi era in corso una mobilitazione di massa contro gli umani.
Il 3 maggio un esercito Bretoniano, giunto nelle Tumulilande in osservanza di antiche alleanze co l'Impero, annientò completamente una nuova orda di orchi radunatasi sotto il comando del capo orco Grozzo. Lo scontro avvenne presso il Crinale dell'oracolo del Tuc.
Una settimana dopo, il 10 Maggio, avvenne un nuovo scontro tra imperiali ed orchi. Il generale Alarik aveva diretto l'esercito in direzione del Golfo nero, dove un nuovo capo orco, Barak Obama, lo stava attendendo con le proprie truppe. La battaglia si svolse nei pressi delle Paludi Urticanti ed ancora una volta si risolse in un nulla di fatto..
Oggi i due eserciti sono ancora una di fronte all'altro pronti a combattere. Che sia la battaglia definitiva?
Tutto è cominciato il 4 aprile quando un'orda di orchi è stata sbaragliata dall'esercito di Wartebad presso il passo Collerotto. La vittoria costò la vita del generale Erik Calsasbora, ma ciò non scoraggiò gli imperiali, che inseguirono gli sconfitti in territorio nemico. Il capo orco nero Bozz Tazmako organizzò una nuova orda che venne distrutta nella battaglia delle Tumulilande il 17 aprile. Lo scontro risultò molto sanguinoso, difatti persero la vita sia il generale orco che il nuovo generale imperiale, Erik Ziggail.
Giunse da nord Alarik Haider a guidare lo schieramento imperiale, era un valente generale che aveva dimostrato il suo valore contro i Bretoniani, sconfitti nella battaglia della Torre Grigia.
Tra gli orchi era giunto un nuovo capoguerra, Gramspan, che radunò una nuova orda. Le due schiere si scontrarono il 26 aprile nella battaglia dei Tumuli Rocciosi, in cui nessuno dei due riuscì a schiacciare l'avversario.
Il 30 aprile una brigata imperiale si scontrò con una tribù di orchi presso Gola Sangue, ma anche qui nessuno riuscì a prevalere.
Nel frattempo tra gli orchi era in corso una mobilitazione di massa contro gli umani.
Il 3 maggio un esercito Bretoniano, giunto nelle Tumulilande in osservanza di antiche alleanze co l'Impero, annientò completamente una nuova orda di orchi radunatasi sotto il comando del capo orco Grozzo. Lo scontro avvenne presso il Crinale dell'oracolo del Tuc.
Una settimana dopo, il 10 Maggio, avvenne un nuovo scontro tra imperiali ed orchi. Il generale Alarik aveva diretto l'esercito in direzione del Golfo nero, dove un nuovo capo orco, Barak Obama, lo stava attendendo con le proprie truppe. La battaglia si svolse nei pressi delle Paludi Urticanti ed ancora una volta si risolse in un nulla di fatto..
Oggi i due eserciti sono ancora una di fronte all'altro pronti a combattere. Che sia la battaglia definitiva?
mercoledì 16 maggio 2007
ehilà



si aggiungono nuovi membri al Livello.. breme, marco e dani... la qualità delle foto non è il massimo, ma son foto fatte col cell... eccheccazzo.............. cmq ieri dopo il torneo di calcetto all'oratorio.. rimpatriata con innaffiatura di birra... presto seguiranno foto molto più compromettenti...


martedì 15 maggio 2007
cartina warhammer
lunedì 14 maggio 2007
no comment

Stava passeggiando lungo il litorale di Castelvolturno, in provincia di Caserta, diretta a casa quando è stata avvicinata e caricata in auto con la forza da tre uomini, quasi certamente rumeni, che l'hanno stuprata per sette ore. La donna, 33 anni, è stata ritrovata nuda e sotto shock mentre vagava lungo l'Autosole, tra Cassino e Pontecorvo. Notata dagli automobilisti, è stata soccorsa e ricoverata in ospedale
arte dal livell...
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scusate se l'immagine un pò scura, ma questo è un'importantissimo reperto di antica pittura rupestre ritrovato al Livello... gli storici danno pareri discordanti sulla sua origine..
la prima teoria sostiene che sia stato inciso durante antichi bagordi, denominati "grigliate", che si sarebbero tenuti in loco.
la seconda teoria ritiene che una mano anonima tracciò il suo disperato monito nella costante ricerca di compagnia femminile...
arte che al livello risulta poco produttiva..da sempre.... pare...
cmq pare l'autore sia un tale breme... ah l'arte...
domenica 13 maggio 2007
la saga delle Tumulilande. sesto episodio
questa è l'ultima battaglia combattuta dal sottoscritto contro mariola giovedì 10 maggio .. la battaglia non è andata come doveva.. infatti non ho disfatto il nemico... ma mi rifarò spappolandolo la prossima volta..
LA BATTAGLIA DELLE PALUDI URTICANTI
GENESI
Nel maggio 2007 A.C. la guerra nelle Tumulilande era al culmine dello svolgimento. Gli orchi avevano radunato numerose orde per scacciare gli umani, ma erano sempre andati incontro ad insuccessi, da ultimo la totale disfatta subita contro un contingente di Bretoniani. I Pelleverde avevano come alleato il tempo e l’incredibile numero delle loro fila. Infatti gli umani non avrebbero potuto trattenersi in territorio ostile per sempre, dal momento che una marea di orchi si riversava a ritmo continuo dalle loro terre natie, con l’unico scopo di abbattere gli eserciti umani che stazionavano oltre i monti Neri.
Alarik Haider, il generale imperiale, dopo aver rafforzato l’esercito a seguito della battaglia dei Tumuli Rocciosi, mosse le sue truppe verso la zona meridionale delle Tumulilande, una zona meno arida, ricca di fiumiciattoli che confluivano tutti nel golfo nero. Nei pressi di uno di questi, il torrente Varda, si estende un’ampia zona paludosa chiamata dai goblin che la popolano le Paludi Urticanti, a causa dei nugoli di insetti che rendono la vita impossibile ai suoi abitanti.
Una nuova orda di orchi, al comando del capo orco Barak Obama, si avvicinava da sud con intenzioni minacciose.
SCHIERAMENTI:
-Esercito Imperiale
generale: capitano Alarik Haider;
1 reggimento di guardie di Palazzo, 1 regg. di Templari del Lupo bianco, 1 regg. di Templari Portaspada, 1 regg. di picchieri, 1 cannone, 1 cannone Tuono d’inferno, 1 capitano alfiere dello stendardo di battaglia Teodorik Evil, 1 mago guerriero Gustav Von Bruun.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco Barak Obama;
1 regg. di orchi neri, 2 regg. di picchieri goblin delle tenebre, 1 regg. di arcieri goblin, 1 regg. di cavalcalupi goblin, 1 carro a pompa degli sgorbi, 1 carro degli orchi, 1 gettapietre dei goblin, 1 regg. di arcieri orchi, 1 grande capo goblin alfiere dello stendardo di battaglia Gruznik, 1 sciamano goblin Hus Said.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
L’esercito imperiale prese posizione a nord delle paludi e gli orchi a sud. Il terreno era molto spezzettato.Sulla sinistra vi era il torrente Varda a dividere i due eserciti, che era attraversabile solo attraverso un ponte. Nel centro il torrente si infilava nei meandri di una montagna intransitabile e confluiva, oltre essa, negli acquitrini.
L’orda orchesca si schierò su profonde fila, essendo più numerosa degli imperiali, mandando davanti i vili goblin e dietro i reggimenti di orchi.
L’Impero si schierò su un’unica linea data la scarsità di truppe.
LA BATTAGLIA
Le truppe di entrambi gli schieramenti si fecero prudentemente avanti, mentre le rispettive artiglierie tiravano sul nemico. Il gettapietre colpì più volte la guardia di palazzo che avanzava per occupare il ponte, mentre l’artiglieria imperiale con alcuni colpi mandò in frantumi il carro degli orchi. Il Tuono d’inferno però s’inceppò alla prima salva ed esplose lasciando un intera ala imperiale senza copertura e alla mercé del tiro nemico.
I due eserciti avevano arruolato dei maghi come supporto per la truppa. Ora iniziarono a creare incantesimi da lanciare sul nemico. Lo sciamano goblin cercò di generare uno sguardo di Mork, ma fallì, la palla incandescente gli esplose in mano e per poco non morì anche lui. Il fallimento aveva indebolito i suoi poteri, declassandolo da sciamano di secondo ad uno di primo livello. Anche il mago imperiale iniziò a preparare incantesimi,
era un mago di secondo livello della sfera del fuoco e riuscì a lanciare con successo un muro di fuoco sul nemico, ma lo sciamano avversario disperse l’arcano grazie alla pergamena di dispersione. I primi incantesimi erano risultati inutili per entrambi.
Ora la guardia caricò il carro degli sgorbi che avanzava attraverso il ponte, gli sgorbi erano minuscoli esserini alti la metà di un goblin ed altrettanto ignobili, per cui la carica distrusse il carro senza troppe difficoltà. Ora il ponte era in mano agli imperiali, ma dalle fila dei reggimenti di goblin delle tenebre sprizzarono fuori alcuni fanatici armati di grosse palle di ferro rotanti, che si diressero follemente verso le fila umane. Lo stesso stava accadendo nelle paludi ove i rispettivi reparti avanzavano a rilento a causa del terreno accidentato. Solo un fanatico arrivò addosso al reggimento della guardia, che venne completamente attraversato, subendo però perdite minime. Il fanatico attraverso il ponte e scese sulla riva nord, dove venne fritto da un dardo di fuoco lanciato dal mago Von Bruun. Nelle paludi i fanatici vennero eliminati dai micidiali dardi del generale Alarik, mentre un altro fanatico tornò sui suoi passi colpendo il reggimento di goblin da cui proveniva uccidendo alcuni dei suoi compagni, prima di stramazzare al suolo stroncato dalla fatica e dalle droghe di cui quei folli goblin delle tenebre sono soliti fare uso.
Tra le irrequiete fila dei pelleverde il reggimento di arcieri goblin tirò coni suoi archetti sul reparto di cavalcalupi al loro fianco,uccidendone alcuni, tanto che il reparto abbandonò il fronte e se la batté nelle retrovie.
I templari del Lupo bianco ora scattarono all’assalto dei picchieri goblin delle tenebre, ma rallentati dalla palude e impediti nell’attacco dalle reti gettate dai perfidi nemici, riuscirono a causare ben poche perdite.
Ora gli orchi cominciarono a riorganizzarsi, il lato destro era molto indebolito dal fuoco e dalle cariche imperiali, quindi il generale orco Barak Obama fece avanzare truppe per formare una seconda linea arretrata. Su di essa portò i cavalcalupi, che vennero richiamati, il regg. di arcieri orchi e lo stendardiere. Intanto la catapulta centrò in pieno il ponte su cui stavano transitando i Templari Portaspada. Metà del reggimento venne ucciso, ma la ferrea disciplina imperiale li fece restare sul posto.
Nella palude la sorte dei goblin era segnata, non ressero oltre all’impeto dei Templari e se la diedero a gambe,ma vennero inseguiti e distrutti dai cavalieri.
A questo punto i pelleverde si strinsero sulla seconda linea formata da arcieri orchi e cavalcalupi, ma ora Alarik bersagliò di frecce i pochi di questi ultimi rimasti, uccidendoli tutti. A questo punto i Templari del lupo bianco si gettarono sugli arcieri per sfondare anche questa estrema resistenza orchesca, ma quel reggimento resse con inaudita tenacia nonostante le perdite subite finché si gettarono nella mischia anche il generale Barak ed il suo stendardiere Gruznik a ristabilire l’equilibrio.
Sulle rive del torrente Varda, intanto la battaglia continuava mietendo vittime da entrambe le parti. La guardia di palazzo, dopo aver atteso anche troppo a lungo, caricò i picchieri goblin delle tenebre che stavano loro di fronte. I goblin riuscirono a fermarne l’urto gettando reti sul primo rango, bloccando così la capacità offensiva di diversi soldati. Gli uomini, che già avevano subito numerose perdite, non ressero più e scapparono indietro sul ponte, sotto la copertura dei Portaspada. I goblin avanzarono per occupare il ponte, ma furono fermati dalla carica dei Templari. Il singolo rango di cavalieri causò numerose perdite ai pelleverde che persero la loro baldanza e si diedero alla fuga. I cavalieri si gettarono all’inseguimento e li sterminarono, poi continuando la corsa cozzarono contro il reggimento di orchi neri che avanzava. Ancora una volta i cavalieri, in vistosa inferiorità numerica, si gettarono con ardore sul nemico, riuscendo ad eliminare un intero rango di nemici. Ma la superiorità numerica avversaria si fece sentire ed anche alcuni cavalieri morirono. Lo scontro continuò per diverso tempo, finché del reggimento di cavalieri templari non restò che il maestro, allora egli abbandonò lo scontro e fuggì verso il ponte, dove la guardia di palazzo si era riorganizzata ed era pronta a combattere di nuovo.
Oltre le paludi, intanto, il massacro continuava ininterrotto, con perdite da entrambe le parti. Poi Alarik si gettò sul generale nemico che accettò la sfida. Il duello durò per alcuni interminabili minuti, finché i contendenti, stremati, riconobbero l’impossibilità di vincere ed i reparti sopravvissuti alla carneficina si ritirarono ai rispettivi accampamenti.
PROLOGO
La battaglia si era conclusa senza ne vinti ne vincitori.
L’Impero aveva perso il reggimento di Portaspada, mezzo reggimento della guardia ed il cannone Tuono d’inferno. Gli orchi avevano perso due reggimenti di goblin delle tenebre, un reggimento di cavalcalupi, mezzo reggimento di arcieri orchi e poco altro.
La battaglia aveva segnato l’ingresso della magia nella campagna, che avrebbe aggiunto terribili privazioni alle semplici truppe indifese a queste pratiche.Il tempo degli scontri di piccola portata stava finendo, i generali dei rispettivi eserciti sapevano che lo scontro definitivo per il controllo delle Tumulilande si avvicinava di giorno in giorno.
LA BATTAGLIA DELLE PALUDI URTICANTI
GENESI
Nel maggio 2007 A.C. la guerra nelle Tumulilande era al culmine dello svolgimento. Gli orchi avevano radunato numerose orde per scacciare gli umani, ma erano sempre andati incontro ad insuccessi, da ultimo la totale disfatta subita contro un contingente di Bretoniani. I Pelleverde avevano come alleato il tempo e l’incredibile numero delle loro fila. Infatti gli umani non avrebbero potuto trattenersi in territorio ostile per sempre, dal momento che una marea di orchi si riversava a ritmo continuo dalle loro terre natie, con l’unico scopo di abbattere gli eserciti umani che stazionavano oltre i monti Neri.
Alarik Haider, il generale imperiale, dopo aver rafforzato l’esercito a seguito della battaglia dei Tumuli Rocciosi, mosse le sue truppe verso la zona meridionale delle Tumulilande, una zona meno arida, ricca di fiumiciattoli che confluivano tutti nel golfo nero. Nei pressi di uno di questi, il torrente Varda, si estende un’ampia zona paludosa chiamata dai goblin che la popolano le Paludi Urticanti, a causa dei nugoli di insetti che rendono la vita impossibile ai suoi abitanti.
Una nuova orda di orchi, al comando del capo orco Barak Obama, si avvicinava da sud con intenzioni minacciose.
SCHIERAMENTI:
-Esercito Imperiale
generale: capitano Alarik Haider;
1 reggimento di guardie di Palazzo, 1 regg. di Templari del Lupo bianco, 1 regg. di Templari Portaspada, 1 regg. di picchieri, 1 cannone, 1 cannone Tuono d’inferno, 1 capitano alfiere dello stendardo di battaglia Teodorik Evil, 1 mago guerriero Gustav Von Bruun.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco Barak Obama;
1 regg. di orchi neri, 2 regg. di picchieri goblin delle tenebre, 1 regg. di arcieri goblin, 1 regg. di cavalcalupi goblin, 1 carro a pompa degli sgorbi, 1 carro degli orchi, 1 gettapietre dei goblin, 1 regg. di arcieri orchi, 1 grande capo goblin alfiere dello stendardo di battaglia Gruznik, 1 sciamano goblin Hus Said.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
L’esercito imperiale prese posizione a nord delle paludi e gli orchi a sud. Il terreno era molto spezzettato.Sulla sinistra vi era il torrente Varda a dividere i due eserciti, che era attraversabile solo attraverso un ponte. Nel centro il torrente si infilava nei meandri di una montagna intransitabile e confluiva, oltre essa, negli acquitrini.
L’orda orchesca si schierò su profonde fila, essendo più numerosa degli imperiali, mandando davanti i vili goblin e dietro i reggimenti di orchi.
L’Impero si schierò su un’unica linea data la scarsità di truppe.
LA BATTAGLIA
Le truppe di entrambi gli schieramenti si fecero prudentemente avanti, mentre le rispettive artiglierie tiravano sul nemico. Il gettapietre colpì più volte la guardia di palazzo che avanzava per occupare il ponte, mentre l’artiglieria imperiale con alcuni colpi mandò in frantumi il carro degli orchi. Il Tuono d’inferno però s’inceppò alla prima salva ed esplose lasciando un intera ala imperiale senza copertura e alla mercé del tiro nemico.
I due eserciti avevano arruolato dei maghi come supporto per la truppa. Ora iniziarono a creare incantesimi da lanciare sul nemico. Lo sciamano goblin cercò di generare uno sguardo di Mork, ma fallì, la palla incandescente gli esplose in mano e per poco non morì anche lui. Il fallimento aveva indebolito i suoi poteri, declassandolo da sciamano di secondo ad uno di primo livello. Anche il mago imperiale iniziò a preparare incantesimi,
era un mago di secondo livello della sfera del fuoco e riuscì a lanciare con successo un muro di fuoco sul nemico, ma lo sciamano avversario disperse l’arcano grazie alla pergamena di dispersione. I primi incantesimi erano risultati inutili per entrambi.
Ora la guardia caricò il carro degli sgorbi che avanzava attraverso il ponte, gli sgorbi erano minuscoli esserini alti la metà di un goblin ed altrettanto ignobili, per cui la carica distrusse il carro senza troppe difficoltà. Ora il ponte era in mano agli imperiali, ma dalle fila dei reggimenti di goblin delle tenebre sprizzarono fuori alcuni fanatici armati di grosse palle di ferro rotanti, che si diressero follemente verso le fila umane. Lo stesso stava accadendo nelle paludi ove i rispettivi reparti avanzavano a rilento a causa del terreno accidentato. Solo un fanatico arrivò addosso al reggimento della guardia, che venne completamente attraversato, subendo però perdite minime. Il fanatico attraverso il ponte e scese sulla riva nord, dove venne fritto da un dardo di fuoco lanciato dal mago Von Bruun. Nelle paludi i fanatici vennero eliminati dai micidiali dardi del generale Alarik, mentre un altro fanatico tornò sui suoi passi colpendo il reggimento di goblin da cui proveniva uccidendo alcuni dei suoi compagni, prima di stramazzare al suolo stroncato dalla fatica e dalle droghe di cui quei folli goblin delle tenebre sono soliti fare uso.
Tra le irrequiete fila dei pelleverde il reggimento di arcieri goblin tirò coni suoi archetti sul reparto di cavalcalupi al loro fianco,uccidendone alcuni, tanto che il reparto abbandonò il fronte e se la batté nelle retrovie.
I templari del Lupo bianco ora scattarono all’assalto dei picchieri goblin delle tenebre, ma rallentati dalla palude e impediti nell’attacco dalle reti gettate dai perfidi nemici, riuscirono a causare ben poche perdite.
Ora gli orchi cominciarono a riorganizzarsi, il lato destro era molto indebolito dal fuoco e dalle cariche imperiali, quindi il generale orco Barak Obama fece avanzare truppe per formare una seconda linea arretrata. Su di essa portò i cavalcalupi, che vennero richiamati, il regg. di arcieri orchi e lo stendardiere. Intanto la catapulta centrò in pieno il ponte su cui stavano transitando i Templari Portaspada. Metà del reggimento venne ucciso, ma la ferrea disciplina imperiale li fece restare sul posto.
Nella palude la sorte dei goblin era segnata, non ressero oltre all’impeto dei Templari e se la diedero a gambe,ma vennero inseguiti e distrutti dai cavalieri.
A questo punto i pelleverde si strinsero sulla seconda linea formata da arcieri orchi e cavalcalupi, ma ora Alarik bersagliò di frecce i pochi di questi ultimi rimasti, uccidendoli tutti. A questo punto i Templari del lupo bianco si gettarono sugli arcieri per sfondare anche questa estrema resistenza orchesca, ma quel reggimento resse con inaudita tenacia nonostante le perdite subite finché si gettarono nella mischia anche il generale Barak ed il suo stendardiere Gruznik a ristabilire l’equilibrio.
Sulle rive del torrente Varda, intanto la battaglia continuava mietendo vittime da entrambe le parti. La guardia di palazzo, dopo aver atteso anche troppo a lungo, caricò i picchieri goblin delle tenebre che stavano loro di fronte. I goblin riuscirono a fermarne l’urto gettando reti sul primo rango, bloccando così la capacità offensiva di diversi soldati. Gli uomini, che già avevano subito numerose perdite, non ressero più e scapparono indietro sul ponte, sotto la copertura dei Portaspada. I goblin avanzarono per occupare il ponte, ma furono fermati dalla carica dei Templari. Il singolo rango di cavalieri causò numerose perdite ai pelleverde che persero la loro baldanza e si diedero alla fuga. I cavalieri si gettarono all’inseguimento e li sterminarono, poi continuando la corsa cozzarono contro il reggimento di orchi neri che avanzava. Ancora una volta i cavalieri, in vistosa inferiorità numerica, si gettarono con ardore sul nemico, riuscendo ad eliminare un intero rango di nemici. Ma la superiorità numerica avversaria si fece sentire ed anche alcuni cavalieri morirono. Lo scontro continuò per diverso tempo, finché del reggimento di cavalieri templari non restò che il maestro, allora egli abbandonò lo scontro e fuggì verso il ponte, dove la guardia di palazzo si era riorganizzata ed era pronta a combattere di nuovo.
Oltre le paludi, intanto, il massacro continuava ininterrotto, con perdite da entrambe le parti. Poi Alarik si gettò sul generale nemico che accettò la sfida. Il duello durò per alcuni interminabili minuti, finché i contendenti, stremati, riconobbero l’impossibilità di vincere ed i reparti sopravvissuti alla carneficina si ritirarono ai rispettivi accampamenti.
PROLOGO
La battaglia si era conclusa senza ne vinti ne vincitori.
L’Impero aveva perso il reggimento di Portaspada, mezzo reggimento della guardia ed il cannone Tuono d’inferno. Gli orchi avevano perso due reggimenti di goblin delle tenebre, un reggimento di cavalcalupi, mezzo reggimento di arcieri orchi e poco altro.
La battaglia aveva segnato l’ingresso della magia nella campagna, che avrebbe aggiunto terribili privazioni alle semplici truppe indifese a queste pratiche.Il tempo degli scontri di piccola portata stava finendo, i generali dei rispettivi eserciti sapevano che lo scontro definitivo per il controllo delle Tumulilande si avvicinava di giorno in giorno.
venerdì 11 maggio 2007
prosecco forever
postumi
giovedì 10 maggio 2007
LIVELLO'S KLAN
altre foto
moriiiiiiii...........
mercoledì 9 maggio 2007
resoconto....
martedì 8 maggio 2007
La saga delle Tumulilande.quinto episodio
questa è nuova nuova... fresca di campo di battaglia..hihihi ora prendetevi il tempo che ci vuole per leggerla... ci sono alcuni punti veramente spassosi... p.s. gli orchi prendono una mazzolata epica... hihihi
LA BATTAGLIA DEL CRINALE ORACOLO DEL TUC
GENESI
All’inizio del maggio 2007 la guerra infuriava nelle Tumulilande. L’Impero aveva occupato parte di quella landa desolata e disfatto diversi eserciti di Pelleverde, ma non era riuscito a stabilire un controllo capillare su tutto il territorio. L’armata di Wartebad era accampato, in attesa di rinforzi, nei pressi dei Tumuli Rocciosi, ove era stata combattuta un’enorme battaglia, che aveva visto trionfare ancora le schiere imperiali, nonostante la preponderanza orchesca.
Numerosi gruppi di pelleverde attraversavano quelle terre devastate dalla guerra, per accorrere sotto la bandiera di Grozzo un valente orco nero che comandava gli orchi in quel frangente. La sproporzione delle forze aumentava di giorno in giorno.
La situazione sembrava disperata, quando da ovest, arrivò nelle Tumulilande un esercito Bretoniano condotto da Beomondo di Bastonne. Egli garantì subito gli imperiali di essere giunto per sostenere gli uomini e per far dimenticare l’onta della battaglia della Torre Grigia, che ancora bruciava agli imperiali.
SCHIERAMENTI
-Esercito bretoniano
generale: Paladino Beomondo di Bastonne;
1 reggimento di cavalieri del Regno, 1 regg. di cavalieri della cerca, 1 regg. di cavalieri erranti, 2 regg. di arcieri, 1 regg. di cavalieri su pegasi, 1 paladino alfiere dello stendardo di battaglia Goffredo.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco nero Grozzo;
1 regg. orchi neri, 1 regg. goblin delle tenebre picchieri, 1 regg. goblin arcieri, 1 regg. di picchieri orchi, 1 regg. di goblin cavalcaragni delle foreste, 1 regg. di Troll di fiume, 1 grande capo orco Buzzurrak.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
I due eserciti si incontrarono, per un scontro campale, ognuno ad un versante di una lunga cresta collinare che tagliava in due il campo di battaglia. Era il famigerato crinale dell’oracolo del Tuc, le cui profezie erano temute in tutta la regione in quanto spesso veritiere.
Gli orchi iniziarono a schierarsi. Il grande capo Grozzo non aveva ancora chiaro che cosa aspettarsi dal nemico e, sottovalutandolo, posizionò le sue truppe con poca perizia. A sinistra schierò i Troll, poi gli orchi neri. Nel centro i due reggimenti di goblin davanti e dietro i picchieri orchi. A destra mandò i cavalcaragni. Egli prese posizione nel centro.
Il generale bretoniano era anch’egli confuso a causa di una certa inesperienza. Per questo gli imperiali gli avevano inviato un consigliere militare per supportarlo durante le prime fasi della battaglia. I due crearono un fronte compatto e massiccio, per cui a sinistra schierò i cavalieri della cerca ed un reggimento di arcieri, al centro i cavalieri del regno e l’altro reggimento di arcieri e sulla destra i cavalieri erranti. Il generale prese posizione nel centro, i pegasi e l’alfiere dello stendardo di battaglia sul lato sinistro, ove era concentrate le truppe migliori del nemico.
Durante lo schieramento entrambe le parti inviarono aruspici all’oracolo per ottenere lumi sul futuro. L’oracolo parlò e la sua predizione fu contraria ai Pelleverde.
LA BATTAGLIA
Prima di iniziare lo scontro l’intero esercito bretoniano invocò la benedizione della Dama del Lago, che non mancò di scendere sul campo benedire i suoi fervidi adepti. La sua benedizione, che le aveva fatto guadagnare il soprannome di Dama Lama, consisteva nello sputazzare copiosamente sulle proprie truppe, per garantir loro maggior protezione in battaglia. I bretoniani, molto religiosi, non si sottraevano a questa che potrebbe sembrare un’usanza ripugnante presso altri popoli.
Gli orchi, dall’altro versante del crinale, non si ponevano i medesimi problemi, anzi avanzavano tutti con rapidità.
Dopo la benedizione anche i bretoniani si mossero con la consueta velocità verso il nemico, ma gli orchi, partiti prima, cominciavano già a risalire la cresta. Sennonché i Troll, noti per la loro stupidità, rallentarono notevolmente l’avanzata orchesca.
Adesso le truppe a cavallo bretoniane, che erano la maggioranza dell’esercito, caricarono con veemenza la linea dei Pelleverde lungo tutto il fronte.
La sorte e la negligenza tattica si mescolarono e gli orchi videro la loro prima linea cedere in più punti. I cavalieri erranti sbaragliarono i cavalcaragni, che vennero distrutti durante l’inseguimento. I Troll caricati dai pegasi, subirono diverse ferite che non riuscirono a rigenerare, allora anche loro abbandonarono lo scontro e vennero travolti dai pegasi. I cavalieri della cerca caricarono gli orchi neri che infliggendo e subendo perdite restarono sul posto.
Sulla collina centrale la battaglia andò diversamente. Qui i pelleverde non si lasciarono sorprendere, anzi sorpresero loro il nemico. Non appena vennero a tiro i goblin delle tenebre lanciarono due fanatici armati di una gigantesca palla dentata che si lanciarono follemente contro il nemico. Ognuno impatto un reggimento diverso causando perdite a ciascuno. Poi si dispersero dietro le linee nemiche.
Ora però i cavalieri del regno caricarono gli arcieri goblin che contro ogni previsione resistettero senza scappare.
Grozzo non era molto soddisfatto di come stava andando la battaglia, le sue ali non esistevano più e nel centro aveva retto solo a prezzo di pesanti perdite. Ma non si perse d’animo. Fece caricare dai suoi picchieri goblin delle tenebre gli arcieri bretoniani sulla collina, cosa che fecero in maniera poco incisiva, non riuscendo a mandare in rotta il nemico. Poi fece convergere i suoi picchieri orchi, che teneva in seconda linea, verso il lato sinistro per coprirlo e poi caricò egli stesso. Caricò i cavalieri erranti che avevano sbaragliato il lato destro dei pelleverde. La carica, violentissima e piena di rabbia, lo portò ad uccidere alcuni cavalieri, ma il reggimento resto sul posto.
A questo punto i pegasi, reduci dalla vittoria sui Troll, caricarono sul fianco gli orchi neri che vedendosi minacciati si diedero ignominiosamente alla fuga. I bretoniani si lanciarono all’inseguimento, li raggiunsero e li annientarono.
Anche gli arcieri goblin non riuscirono più a reggere l’impeto della cavalleria bretoniana e scapparono pure loro. Scapparono oltre il reggimento di picchieri orchi che stava manovrando dietro di loro. La loro viltà aveva esposto il fianco degli orchi ai cavalieri del regno che caricarono senza indugio. Sulla collina centrale intanto lo scontro continuava senza sosta. I goblin stavano lentamente avendo la meglio sugli arcieri bretoniani, quando il generale Beomondo di Bastonne li caricò sul fianco. Ciò bastò a mandarli in rotta. Ovviamente nessuno sopravvisse all’implacabile inseguimento.
La carica della cavalleria bretoniana sul fianco dei picchieri orchi stava intanto sortendo i suoi effetti, infatti ora che i pegasi si unirono allo scontro, per gli orchi non ci fu più nulla da fare. Il reggimento, guidato dal grande capo Buzzurrak, resistette fin quando potè. Poi venne messo in fuga e travolto insieme ai goblin che stavano scappando dietro di loro.
Grozzo guardò sconsolato dietro di se, la sua orda non esisteva più. Allora tornò a combattere contro i cavalieri dinnanzi a lui, ma senza più convinzione venne ucciso come il resto dei suoi ragazzi.
PROLOGO
L’esercito bretoniano entrato nelle Tumulilande, aveva colto uno splendido successo. Il generale Alarik, comandante imperiale nella regione, gliene rese subito atto. Questo non avrebbe però fermato l’arrivo di pelleverde da tutte le Malelande. I bretoniani, dal canto loro, ritenevano di aver pareggiato il debito con l’Impero e avrebbero potuto andarsene da un momento all’altro. Il loro esercito aveva subito perdite trascurabili.L’oracolo del Tuc, inoltre, aveva dimostrato che le sue previsioni erano risultate esatte. Il nuovo capoguerra orco avrebbe prestato più attenzione alle sue profezie.
LA BATTAGLIA DEL CRINALE ORACOLO DEL TUC
GENESI
All’inizio del maggio 2007 la guerra infuriava nelle Tumulilande. L’Impero aveva occupato parte di quella landa desolata e disfatto diversi eserciti di Pelleverde, ma non era riuscito a stabilire un controllo capillare su tutto il territorio. L’armata di Wartebad era accampato, in attesa di rinforzi, nei pressi dei Tumuli Rocciosi, ove era stata combattuta un’enorme battaglia, che aveva visto trionfare ancora le schiere imperiali, nonostante la preponderanza orchesca.
Numerosi gruppi di pelleverde attraversavano quelle terre devastate dalla guerra, per accorrere sotto la bandiera di Grozzo un valente orco nero che comandava gli orchi in quel frangente. La sproporzione delle forze aumentava di giorno in giorno.
La situazione sembrava disperata, quando da ovest, arrivò nelle Tumulilande un esercito Bretoniano condotto da Beomondo di Bastonne. Egli garantì subito gli imperiali di essere giunto per sostenere gli uomini e per far dimenticare l’onta della battaglia della Torre Grigia, che ancora bruciava agli imperiali.
SCHIERAMENTI
-Esercito bretoniano
generale: Paladino Beomondo di Bastonne;
1 reggimento di cavalieri del Regno, 1 regg. di cavalieri della cerca, 1 regg. di cavalieri erranti, 2 regg. di arcieri, 1 regg. di cavalieri su pegasi, 1 paladino alfiere dello stendardo di battaglia Goffredo.
-Orda orchesca
generale: grande capo orco nero Grozzo;
1 regg. orchi neri, 1 regg. goblin delle tenebre picchieri, 1 regg. goblin arcieri, 1 regg. di picchieri orchi, 1 regg. di goblin cavalcaragni delle foreste, 1 regg. di Troll di fiume, 1 grande capo orco Buzzurrak.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
I due eserciti si incontrarono, per un scontro campale, ognuno ad un versante di una lunga cresta collinare che tagliava in due il campo di battaglia. Era il famigerato crinale dell’oracolo del Tuc, le cui profezie erano temute in tutta la regione in quanto spesso veritiere.
Gli orchi iniziarono a schierarsi. Il grande capo Grozzo non aveva ancora chiaro che cosa aspettarsi dal nemico e, sottovalutandolo, posizionò le sue truppe con poca perizia. A sinistra schierò i Troll, poi gli orchi neri. Nel centro i due reggimenti di goblin davanti e dietro i picchieri orchi. A destra mandò i cavalcaragni. Egli prese posizione nel centro.
Il generale bretoniano era anch’egli confuso a causa di una certa inesperienza. Per questo gli imperiali gli avevano inviato un consigliere militare per supportarlo durante le prime fasi della battaglia. I due crearono un fronte compatto e massiccio, per cui a sinistra schierò i cavalieri della cerca ed un reggimento di arcieri, al centro i cavalieri del regno e l’altro reggimento di arcieri e sulla destra i cavalieri erranti. Il generale prese posizione nel centro, i pegasi e l’alfiere dello stendardo di battaglia sul lato sinistro, ove era concentrate le truppe migliori del nemico.
Durante lo schieramento entrambe le parti inviarono aruspici all’oracolo per ottenere lumi sul futuro. L’oracolo parlò e la sua predizione fu contraria ai Pelleverde.
LA BATTAGLIA
Prima di iniziare lo scontro l’intero esercito bretoniano invocò la benedizione della Dama del Lago, che non mancò di scendere sul campo benedire i suoi fervidi adepti. La sua benedizione, che le aveva fatto guadagnare il soprannome di Dama Lama, consisteva nello sputazzare copiosamente sulle proprie truppe, per garantir loro maggior protezione in battaglia. I bretoniani, molto religiosi, non si sottraevano a questa che potrebbe sembrare un’usanza ripugnante presso altri popoli.
Gli orchi, dall’altro versante del crinale, non si ponevano i medesimi problemi, anzi avanzavano tutti con rapidità.
Dopo la benedizione anche i bretoniani si mossero con la consueta velocità verso il nemico, ma gli orchi, partiti prima, cominciavano già a risalire la cresta. Sennonché i Troll, noti per la loro stupidità, rallentarono notevolmente l’avanzata orchesca.
Adesso le truppe a cavallo bretoniane, che erano la maggioranza dell’esercito, caricarono con veemenza la linea dei Pelleverde lungo tutto il fronte.
La sorte e la negligenza tattica si mescolarono e gli orchi videro la loro prima linea cedere in più punti. I cavalieri erranti sbaragliarono i cavalcaragni, che vennero distrutti durante l’inseguimento. I Troll caricati dai pegasi, subirono diverse ferite che non riuscirono a rigenerare, allora anche loro abbandonarono lo scontro e vennero travolti dai pegasi. I cavalieri della cerca caricarono gli orchi neri che infliggendo e subendo perdite restarono sul posto.
Sulla collina centrale la battaglia andò diversamente. Qui i pelleverde non si lasciarono sorprendere, anzi sorpresero loro il nemico. Non appena vennero a tiro i goblin delle tenebre lanciarono due fanatici armati di una gigantesca palla dentata che si lanciarono follemente contro il nemico. Ognuno impatto un reggimento diverso causando perdite a ciascuno. Poi si dispersero dietro le linee nemiche.
Ora però i cavalieri del regno caricarono gli arcieri goblin che contro ogni previsione resistettero senza scappare.
Grozzo non era molto soddisfatto di come stava andando la battaglia, le sue ali non esistevano più e nel centro aveva retto solo a prezzo di pesanti perdite. Ma non si perse d’animo. Fece caricare dai suoi picchieri goblin delle tenebre gli arcieri bretoniani sulla collina, cosa che fecero in maniera poco incisiva, non riuscendo a mandare in rotta il nemico. Poi fece convergere i suoi picchieri orchi, che teneva in seconda linea, verso il lato sinistro per coprirlo e poi caricò egli stesso. Caricò i cavalieri erranti che avevano sbaragliato il lato destro dei pelleverde. La carica, violentissima e piena di rabbia, lo portò ad uccidere alcuni cavalieri, ma il reggimento resto sul posto.
A questo punto i pegasi, reduci dalla vittoria sui Troll, caricarono sul fianco gli orchi neri che vedendosi minacciati si diedero ignominiosamente alla fuga. I bretoniani si lanciarono all’inseguimento, li raggiunsero e li annientarono.
Anche gli arcieri goblin non riuscirono più a reggere l’impeto della cavalleria bretoniana e scapparono pure loro. Scapparono oltre il reggimento di picchieri orchi che stava manovrando dietro di loro. La loro viltà aveva esposto il fianco degli orchi ai cavalieri del regno che caricarono senza indugio. Sulla collina centrale intanto lo scontro continuava senza sosta. I goblin stavano lentamente avendo la meglio sugli arcieri bretoniani, quando il generale Beomondo di Bastonne li caricò sul fianco. Ciò bastò a mandarli in rotta. Ovviamente nessuno sopravvisse all’implacabile inseguimento.
La carica della cavalleria bretoniana sul fianco dei picchieri orchi stava intanto sortendo i suoi effetti, infatti ora che i pegasi si unirono allo scontro, per gli orchi non ci fu più nulla da fare. Il reggimento, guidato dal grande capo Buzzurrak, resistette fin quando potè. Poi venne messo in fuga e travolto insieme ai goblin che stavano scappando dietro di loro.
Grozzo guardò sconsolato dietro di se, la sua orda non esisteva più. Allora tornò a combattere contro i cavalieri dinnanzi a lui, ma senza più convinzione venne ucciso come il resto dei suoi ragazzi.
PROLOGO
L’esercito bretoniano entrato nelle Tumulilande, aveva colto uno splendido successo. Il generale Alarik, comandante imperiale nella regione, gliene rese subito atto. Questo non avrebbe però fermato l’arrivo di pelleverde da tutte le Malelande. I bretoniani, dal canto loro, ritenevano di aver pareggiato il debito con l’Impero e avrebbero potuto andarsene da un momento all’altro. Il loro esercito aveva subito perdite trascurabili.L’oracolo del Tuc, inoltre, aveva dimostrato che le sue previsioni erano risultate esatte. Il nuovo capoguerra orco avrebbe prestato più attenzione alle sue profezie.
convocazione
domenica 6 maggio 2007
sempre in tema di birra

la seconda birra che ho prodotto al Livello e per il Livello, è stata ovviamente una lager. Per la precisione una Bavarian lager...
è la tipica birra chiara, dal colore dorato e dal gusto amarognolo.
Ideale da bere in ogni occasione, anche solo per far due chiacchiere davanti al birrozzo... questa infornata ha avuto un piccolo problema di spinatura... ma sarà risolto con le prossime... hihihi
elezioni francesi
rispondi o popolo
allora sta settimana quando ci troviamo???
martedì o giovedì? eh eh ? ditemi....
contate che bisogna pure discutere della festa della birra da fare a gualtieri... progetto unico ed irripetibile... hihihi.. e non scherzo...
martedì o giovedì? eh eh ? ditemi....
contate che bisogna pure discutere della festa della birra da fare a gualtieri... progetto unico ed irripetibile... hihihi.. e non scherzo...
sabato 5 maggio 2007
avanti nutrie!!!!
fiammifero way of living
resoconto...
ora si va di birra

ovviamente sarebbe troppo facile comperare la birra per berla...
al Livello si va di home brewing.. cioè birra fatta in casa, non pastorizzata e non filtrata. farla non è difficile, specie se si usano i malti preparati..
la prima birra fermentata è stata una drought australiana.. è una birra chiara anche se un pò più scura della lager, densa a dallo spiccato sapor di luppolo...
essendo la prima, è stata un pò un esperimento ed ha diverse imperfezioni.
comunque dopo una bella fumata ha un ottimo sapore, legandosi con l'aspro sapore del tabacco, rendendolo più gradevole...
venerdì 4 maggio 2007
convocazione
il mondo di warhammer
giovedì 3 maggio 2007
A.A. alcolisti anonimi cercasi

Comincio da questo post a trattare l'alcool in tutte le sue splendide forme...
ovviamente essendo ultra nazionalista non si può che partire dal Lambrusco... il re della bassa.
Ve ne sono di numerose varietà e ognuna ha va consumata con il giusto piatto, per gustarne appieno il sapore. Il buccia amara e il reggiano rosso sono ottimi con i primi piatti emiliani (capeletti, tagliatelle, lasagne) e con le carni bianche, mentre il rosato è ottimo con primi in brodo e carni grasse... comunque al Livello nessuno si è mai fatto di questi problemi... basta cal sia e as bòta sò...
manca solo una cosa da dire... immaginate l'estate, una dura giornata di lavoro, non c'è nulla di meglio di un bel bicchierozzo (pecar) di lambro freddo di frigo.. vi farà annegare nel vostro sudore, ma è una soddisfazione unica...
Panduron!
LACEDEMONI!!!!!!

consiglio di lettura.......splendido libro....
l'ho appena finito di leggere, sull'onda emotiva di 300, e devo dire che è una bomba.
fa immergere completamente nell'atmosfera dell'antica Grecia, rivivendola attraverso gli occhi di un ragazzo, sfuggito alla distruzione della sua città ed accorso di sua volontà a Sparta.
Il libro giusto per rivivere l'epopea di Leonida e Serse, Dienece e Polinice e tutti gli altri eroi caduti alle Termopili..........
"O xein', angéllein Lakedaimonìois hoti tède kéimetha, tois kéinòn hrémasi peithòmenoi"
(O viandante, annuncia a Lacedemone che noi qui giaciamo in obbedienza alle sue leggi)
mercoledì 2 maggio 2007
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