rende bene l'idea, senza scendere troppo nell'agiografia come facevo io... ^^
Battaglia del passo Dente d'Inverno
La waagh di Barlak lo Zpavaldo, dopo aver seminato la distruzione nei vari principati di confine, si accinge a oltrepassare la catena dei Monti Neri e a dilagare nelle verdi pianure dell'Impero. A tal fine Barlak ordina ad alcuni suoi sottoposti di raggruppare un po di marmaglia e di trovare un “pazzaggio in kuelle rocce”. Nel frattempo le concitate voci di aiuto provenienti dai territori martoriati, spingono l'imperatore a temere per un' invasione della portata di quella di Zanguemarcio. Pertanto contattati i conti dell'Averland e dello Stirland, li incita a innalzare il livello di sorveglianza e di stanziare alcune truppe a presidiare i passi nei quali è più probabile che si trovi a passare “quella sordida feccia”.
Campo di battaglia: Territorio ad est della cittadina di Mortenshold, ai piedi dei Monti Neri, verso il passo Dente d'Inverno. Qui il contingente guidato dal prete guerriero Josif Zpreikwalden si trova a fronteggiare l'ammasso verde guidato dal grande capo orco nero Krull il Mazziccio, che stazionava da quelle parti in attesa del resto della waagh, presidiando una collina. A nord di tale collina si trova no i resti di una vecchia torre di guardia, mentre ad est piuttosto distante è presente un bosco, a nord del quale il terreno si conforma collinare premontano.
Impero: prete guerriero Josif Zpreikwalden, capitano Kurt Spiegel alfiere dello stendardo di battaglia, mago guerriero Hans Tovariek, un reggimento di alabardieri con distaccamenti, un reggimento di picchieri, un reggimento di flagellanti, due squadroni di templari, uno squadrone di pistolieri, un cannone, un mortaio.
Orchi e goblin: grande capo orco nero Krull il mazziccio, grande capo goblin Gnarla il ciccione, sciamano goblin delle tenebre Yurg della scia verde. Un reggimento di orchi, un reggimento di orchi selvaggi, tre reggimenti di goblin delle tenebre, uno squadrone di cavalcalupi, uno squadrone di cavalcacinghiali, un gruppo di saltasquig, due baliste, una gettafolli fiondati.
Schieramento:
L'impero schiera i suoi pochi pezzi d'artiglieria sul terreno collinare ai piedi della montagna, davanti ad essi i pistolieri, alla loro destra, guardando verso gli orchi, uno squadrone di templari, mentre verso sinistra picchieri, Kurt,alabardieri con Josif, il cui distaccamento di fucilieri occupa le rovine della torre e il mago. I restanti templari in riserva dietro le fanterie e al di la della torre i flagellanti.
Gli orchi montano il treno di artiglieria sulla collina. A destra della stessa, guardando l'impero, un reggimento di goblin e i lupi, a sinistra un'altro reggimento di goblin in fila. Dietro di esso i selvaggi, gli orchi con Krull, gli altri goblin con lo sciamano. Dietro il bosco i saltasquig, dietro di essi i cavalcacinghiali con Gnarla (che è talmente grosso che lo scambiano per un orco e non lo peztano).
Si comincia:
Gli imperiali aggiustano di poco la posizione mentre il distaccamento di miliziani viene mandato coraggiosamente avanti a sondare le intenzioni del nemico. Il mago cantilena i suoi incantesimi ma questi non hanno effetto, mentre il prete incoraggia i suoi fino a renderli irriducibili. Il tiro si limita ad aggiustare la stima mentre il mortaio subisce un malfunzionamento non grave. Gli orchi cominciano nervosamente l'assalto. I selvaggi non comprendono gli ordini, i goblin al di la della collina o non sentono o fanno finta mentre i cavalcacinghiali devono aver sospettato qualcosa a proposito di Gnarla. Intanto i goblin armati di archi in prima fila avanzano verso gli incauti miliziani scatenando i fanatici. I lupi avanzano per insultare i flagellanti, mentre i saltasquig cominciano una folle corsa che li porta direttamente davanti ai pistolieri. Gli urli strozzati dello sciamano non fanno danni ma gelano il sangue agli alabardieri che non si sentono più tanto invincibili, mentre il tiro combinato di baliste e archi ne riduce vistosamente i ranghi.
I miliziani vedendosi roteare le mazze chiodate di quei folli davanti al viso non se la sentono e tornano indietro, mentre i pistolieri guardano straniti quei botoli dentati che non sanno bene dove andare e per buona misura gli tirano addosso, seppur con poca convinzione. I flagellanti schiumanti di rabbia si slanciano verso i lupi che se già avevano poca voglia di affrontarli, adesso pensano che hanno di meglio da fare a casa. Non li vedremo più. Il tiro del cannone si aggiusta bersagliando le posizioni di artiglieria avversarie, con pochi danni.
Gli strilli dello sciamano infastidiscono i goblin che lo circondano e lo imbavagliano, mentre l'armata avanza. I fanatici ormai senza controllo riducono i miliziani a poltiglia gelatinosa, mentre i saltasquig inferociti sfoderano i denti verso i pistolieri, che decidono saggiamente di lasciarli sfogare prendendo le distanze. I cinghiali mettono il bosco tra loro e la cavalleria nemica, mentre i lupi salutano definitivamente.
Gli imperiali non si sbilanciano continuando l'opera di logoramento che tuttavia miete poche vittime. A causa evidentemente della scarsa manuntenzione dei pezzi, in seguito all'attraversamento del passo, il tiro non è accurato. La magia imperiale non sortisce effetto alcuno, i venti della magia sembrano in equilibrio oggi. Si fanno notare solo le staffette decimando i poco protetti saltasquig,i quali, ormai stanchi di subire perdite, vedono in un bersaglio isolato un soggetto debole e senza indugio lo caricano. Si tratta del capitano Kurt Spiegel.
Mentre un fanatico rotea ancora nei pressi delle linee nemiche, spingendo i templari a un'impaziente attesa, i goblin all'estremità del campo decidono di liberarsi dei loro folli elementi mandandoli in direzione dei flagellanti, i quali tuttavia sembrano non accorgersene nemmeno. I selvaggi non capiscono perche ancora non stiano affettando degli “omi” e suppliscono tale carenza pestandosi tra loro. Gli arcieri pungolati da tergo si dirigono all'assalto perdendo lo slancio a metà via, mentre il tiro verde pecca d'incisività seppur continuando ad accatastare cadaveri nelle fila degli alabardieri. Nonostante il grossolano errore i saltasquig non intendono mollare la preda azzannata. Il capitano, pur vantando grande maestria, non riesce far fuggire quegli esseri e ad evitare di essere ferito.
A questo punto la reazione imperiale non si fa attendere. Invocando l'aiuto di Sigmar, alabardieri e templari caricano la fragile linea di goblin, attraversando indenni il tiro di controcarica. La disfatta degli infidi verdi è certa e l'assalto imperiale si dirige impavido verso il fronte orchesco più arretrato. Dietro a questi non v'è altro nemico e i loro cuori ormai non vedono che la vittoria. Persino i venti della magia sorridono all'arcanista del fuoco, che elimina un pericoloso fanatico e lancia una roboante palla infuocata sui goblin che avanzano verso la torre. Mentre gli archibugieri fermano un'altro fanatico, il tiro d'artiglieria sciupa solo polvere nera.
Lo sfondamento imperiale scatena tuttavia ulteriori fanatici, i quali infliggono diverse perdite tra i templari, smorzandone la forza d'impatto. La sorpresa di tale evento stupisce persino il grande Krull, il quale, preparandosi a urlare alla “Waagh!” , rimane interdetto.
I suoi tuttavia devono aver intuito le sue intenzioni, infatti i selvaggi si scagliano verso gli alabardieri con sadica gioia mentre i cavalcacinghiali si slanciano sul fianco templare esponendo bene in vista lo Ztendardo del Mazzacro, che li rende letali in corpo a corpo. Non sembrano curarsi del grasso Gnarla, che confidente nella sua maggiore velocità e maestria, punta al solitario capitano, che or ora si era liberato dei fastidiosi botoli.
Le macchine da guerra, ormai al limite del funzionamento, sparano gli ultimi colpi a casaccio, mandando un idiota con le ali dritto dentro alle rovine della torre, causando perdite ai pochi fucilieri ivi contenuti, mentre Gork (o Mork) deve essersi infastidito dell'incapacità dello sciamano Yurg, poiche questi, all'atto di lanciare un'incantesimo, ha cominciato a contorcersi emanando a detta dei goblin presenti, un odore molto simile al fiato di squig.
La mischia al centro del campo è furiosa e qui i selvaggi traggono il loro punto di forza, decimando senza pietà il martoriato reggimento di alabardieri, mentre i cavalcacinghiali mettono a segno pochi ma fortunati colpi, sufficienti a ridurre le forze nemiche a pochi valorosi elementi. La risposta del Sigmarita non può che essere debole senza l'apporto della massa e soccombe sotto i colpi del fiero Krull e della feroce bestia che cavalca. Così, mentre l'orda verde dilaga nel cuore dello schieramento avversario, anche l'impavido capitano soccombe all'assalto del panciuto Gnarla, anche per merito del suo enorme lupo.
L'ufficiale più alto in grado, il mago Hans, pur disponendo delle forze per una controffensiva, decide allora di ritirarsi in buon ordine, rispettando le consegne, che gli impongono di tornare e riferire. Pur piangendo i valorosi morti, non c'è tempo di sepellire i cadaveri. Bisogna rallentare i verdi, affinchè le forze dell'Averland si organizzino. Il dubbio rode il suo cuore. Farà mai in tempo?
1 commento:
per un momento ho davvero pensato che sigmar fosse dalla tua parte!
poi per fortuna c'hai avuto sfiga coi dadi^^
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