
mercoledì 27 maggio 2009
The End

mercoledì 20 maggio 2009
domenica 17 maggio 2009
punto della situazione
ieri sera..
lunedì 11 maggio 2009
amministrative
gazzetta di Reggio
al paese belle novità..
al posto di che c'era prima subentra gente di tutto rispetto.. ^^'
tra le perle:
la balbi, Gio Iembo per la gouche, buller per la droite....
da notare Mario Bacchi che potrebbe beccarsi una marea di voti per le splendide prestazioni al riparty... ^^
al livel
domenica 10 maggio 2009
schiettezza
Originari di Ghana e Sierra Leone, riaccompagnati nei loro Paesi entro 2 settimane
Libia, nel centro dei «respinti»
«Ma proveremo a ritornare»
Tripoli: i clandestini? Possiamo portarveli a San Pietro
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NOTIZIE CORRELATE
Dal nostro inviato Fiorenza Sarzanini
TRIPOLI — La luce filtra dalle sbarre delle finestre, loro stanno accasciati sulle stuoie, sono scalzi, hanno lo sguardo smarrito. Appena la porticina si apre balzano in piedi, cercano di uscire nel cortile. Vogliono spiegare, raccontare, chiedere aiuto. C’è chi conosce qualche parola di inglese, chi si arrangia con il francese. Hanno la pelle molto scura, la maggior parte sembra provenire dai Paesi dell’Africa subsahariana. I poliziotti li ammassano contro il muro, intimano loro di stare seduti. «Potete parlare, se qualcuno di voi ha qualcosa da chiedere può farlo», gridano. Un ragazzo che dice di avere 16 anni quasi implora: «Mi chiamo Emmanuel, vengo dalla Sierra Leone, i miei genitori sono a Londra. Ero partito per raggiungerli. I soldi per il viaggio me li ha dati mia nonna. Adesso non ho più niente, ma voglio andare da loro. Vi prego ci sarà un modo per riuscire a tornare dì là».
Dopo le accuse di violazione dei diritti umani arrivate nelle ultime ore, le autorità libiche hanno deciso di consentire una visita nelle strutture, vogliono mostrare al mondo come vengono trattate queste persone. Quando si apre il padiglione dove sono i nigeriani e i ghanesi, la scena vista all’inizio si ripete. Sono quasi tutti ragazzi. Si tirano su, ti circondano «perché devi mandare un messaggio, dire che stiamo bene ma che vogliamo essere liberi». Negano di aver ricevuto maltrattamenti, non hanno segni visibili di percosse. Ricordano di essere rimasti per ore e ore su quei barconi che rischiavano di andare alla deriva. «Abbiamo avuto tanta paura, era buio, potevamo morire», ripetono come in una litania. Fram ha la faccia da ragazzino, racconta di avere 17 anni, di essere giunto dal Gambia. E sostiene di non sapere dove si trova. «Libia? Non capisco. Io volevo andare a Malta». Le donne che erano sui barconi sono state trasferite nel centro di Zawia, 40 chilometri a nord della capitale. Lì finiscono anche i bambini, ma la polizia locale assicura che a bordo l’altra sera non ce n’era nemmeno uno. Le femmine erano 37 e una ventina erano con il marito. «Li abbiamo messi insieme, ma anche loro dovranno lasciare il Paese», chiariscono i responsabili delle strutture.
I centri di accoglienza sono cinti da un muro alto, circondati dal filo spinato. I portoni sono di ferro, la sorveglianza è affidate alle guardie armate. Non ci sono limiti di permanenza, ma si cerca di non farli restare più di 15 giorni. «Perché — chiarisce il direttore di Twescha — siamo sempre in emergenza, anche in questi giorni ci sono 400 persone in più». Al ministero dell’Interno dicono che in Libia ci sono «almeno un milione e mezzo di stranieri che vuole raggiungere l’Europa. Noi spendiamo ogni anno due miliardi e mezzo di dollari per gestire il fenomeno dell’immigrazione clandestina e non siamo più in grado di sostenere il fenomeno». Abdal Muammed, un alto funzionario della sicurezza che ha trattato con l’Italia l’accordo per effettuare i pattugliamenti congiunti, sa bene quante critiche si siano scatenate dopo le operazioni effettuate in acque internazionali. Ma non appare disposto a subire gli attacchi: «Non credo possibile che qualcuno pensi di aver risolto il problema dell’immigrazione clandestina mandando sei motovedette a controllare il mare. Noi siamo pronti a collaborare con il governo di Roma e lo stiamo dimostrando. Ma è l’Europa che deve farsi carico di questa situazione, avviare quei progetti negli Stati d’origine che promette da anni. E soprattutto, l’Unione deve rispettare gli impegni presi nei mesi scorsi: quando abbiamo condotto la mediazione per liberare le infermiere bulgare, sono stati siglati accordi per l’avvio della sorveglianza radar delle nostre frontiere meridionali. Non ne abbiamo saputo più nulla».
Alla durissima presa di posizione del Vaticano, il rappresentante del governo libico risponde con altrettanta fermezza: «Quando abbiamo allentato i controlli siamo stati accusati di mandare la gente a morire. Ora che abbiamo deciso di potenziarli ci accusano di violare i diritti umani. Noi siamo aperti a tutti i tipi di cooperazione, se volete possiamo portare a piazza San Pietro tutti gli stranieri che le vostre navi hanno portato qui. Bisogna capire che la Libia da sola non ce la fa, queste persone scappano dalla fame, non dalla guerra. La coscienza dell’Europa deve svegliarsi perché noi proveremo a fermare chi affronta il mare per avere una vita migliore, però saremo costretti a fermarci se continueremo ad essere il luogo di transito di tutta l’Africa. E saremo costretti a sospendere i controlli delle frontiere verso l’esterno qualora ci rendessimo conto che il peso migratorio sta diventando troppo pesante».
ma ci voleva un libico per leggere ste parole in un giornale italiano..?
sabato 9 maggio 2009
goliardia
picchiamo i cani 2 - la vendemmia del cane
leggete i 400 e passa commenti..
io sto rischiando la vita a forza di ridere...
a qlc fb serve davvero..
liberal con l'acqua alla gola..
ne sanno qlc i progressisti nostrani..
con il respingimento alla frontiera dei 200 magreba di qst settimana l'Italia ha compiuto un atto storico.
Non era mai accaduto nell'Europa ammorbata dal cancro del politically correct che un paese si avvelesse del suo diritto alla sovranità e non obbedisse agli ordine delle elitè.
infatti si è scatenato un vespaio..
FINI
VATICANO
PD
UNIONE EUROPEA
ONU
vespaio mediatico, s'intende..
nessun italiano normale si è scandalizzato.. anzi, quasi tutti si auspicano un rapido respingimento alle frontiere ed altrettanto rapide espulsioni..
il fatto che ora, nonostante le resistenze, qlc si muova per adempiere la volontà popolare, fa stringere parecchio il culo ai compagni.. per usare un francesismo..
iar sira

venerdì 8 maggio 2009
giovedì 7 maggio 2009
that's the way
[qui]
molto bene..
e poi dicono che fb non serve a un cazzo..
domani sera

prima di sbaraccare il tutto..
si potrebbe fare una mangiatina old school... sul presto per tener libera poi la serata..
oggi tasto le disponibilità..
mercoledì 6 maggio 2009
berlusca..
cummings
non capisci che nel mondo è cambiato l'universo... anonimo 27/4/09
come disse Confuso.. Olmi 27/4/09
Barak Omario... Tuz 27/4/09
in un viale di puttane a fare la bella figa si rischia di non scopara mica... Guidetti 29/4/09
martedì 5 maggio 2009
lunedì 4 maggio 2009
domenica 3 maggio 2009
domani sera
venerdì 1 maggio 2009
schivseda
giovedì 30 aprile 2009
sott'acqua
mercoledì 29 aprile 2009
duna - once again
1k
l'altra sera..
lunedì 27 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
giovedì 23 aprile 2009
racconto
Battaglia di Rotenbach
Premessa: Nelle ridenti campagne del Wissenland centrale una nuova minaccia turba la quiete delle popolazioni dell'Impero. Interi villaggi rasi al suolo, fumo, macerie e macabri resti umani come soli testimoni della distruzione. Dalle scarse informazioni ricevute, il conte elettore non tarda a fare un collegamento con l'invasione orchesca avvenuta nei mesi precedenti e, intuendo la posizione del nemico, trova vantaggioso mobilitare l'armata di stanza a Kell, dove il famoso condottiero Ludwig Swhartzhelm sta sviluppando, per conto dell'imperatore, nuove tattiche di ingaggio nei confronti dei pelleverde. Senza perdere altro tempo l'armata si dirige verso la cittadina di Rotenbach, dietro la quale si spiega un campo fatto di leggeri declivi e radi boschetti. Qui il primo contatto col nemico e la raccapricciante sorpresa. Non di verde feccia si tratta, ma delle ombrose schiere di Naggaroth!!
Lo sgomento e la sorpresa lasciano presto il posto a una sordida rabbia, mentre le truppe si schierano sul campo. Non ci saranno prigionieri oggi!
Il campo di battaglia si presenta molto simmetrico, dalla parte degli imperiali un boschetto sulla destra e una ampia collina sulla sinistra, mentre per gli elfi oscuri un bosco a destra e una collinetta a sinistra.
Liste e Schieramenti: da destra a sinistra nel rispettivo lato del campo
Impero: un reggimento di Grandispade con distaccamenti (arcieri e milizia) dietro il boschetto, Ludwig Swahrtzhelm alfiere dello stendardo di battaglia, un reggimento di Flagellanti, il mago del fuoco Gelil Dekkrau, un lanciamissili tempesta d'inferno in posizione arretrata, un reggimento di alabardieri con distaccamenti (fucilieri e milizia) guidato dal prete guerriero generale Rufus Gettisgoth, sulla collina un cannone e dietro di essa uno squadrone di staffette.
Elfi Oscuri: una pattuglia di Ombre con l'assassino Shabreza nel bosco, dietro di esse il padrone Ernon Shezghol alfiere dello stendardo da battaglia, uno squadrone di cavalieri oscuri dietro il bosco, nei pressi l'incantatrice Alirya Forn'yca su pegaso nero. Sulla collinetta una multibalista, davanti ad essa un reggimento di balestrieri, a sinistra della stessa uno squadrone di cavalieri su naggaronte dietro i quali staziona l'unità di Guardie Nere del generale Llornik Sosmar'naz.
La Battaglia
Mentre il generale Rufus prende tempo, l'armata nemica agisce come sua prerogativa: rapidamente e violentemente. L'unità di ombre mandata in avanscoperta inquadra l'artiglieria nemica e provvede a riversare una pioggia di fuoco sui serventi delle macchine. Lo strazio di urla e gemiti unito all'odore del sangue misto a polvere da sparo, innervosiscono le cavalcature delle staffette, le quali non riusciranno ad avere una parte in questa battaglia.
Nel frattempo altre frecce cadono sui reparti imperiali causando poche vittime mentre la magia oscura influenza gli archibugi imperiali causandone l'inceppamento.
Le schiere del wissenland muovono verso gli elfi, puntando al corpo a corpo. Mentre l'unità di arcieri cerca di mettersi in posizione di tiro utile nel bosco, le grandispade e i flagellanti lo aggirano e gli alabardieri si mettono in posizione difensiva contro l'accerchiamento.
La seconda raffica di tiro ha perlopiù come vittime gli alabardieri che cadono copiosi, ma mantengono la posizione grazie al carisma del loro generale. Viene ferito anche il mago Gelil, nella sua ansia di colpire la bella elfa sulla sua creatura alata, che mette a dura prova le sua capacità di arginarne il potere arcano.
Mentre il reparto di cavalieri su naggaronte trova negli arcieri una valvola di sfogo, i composti membri della guardia nera si avvicinano alle linee imperiali, le quali non intendono rifuggire tale provocazione.
Al centro del campo la presenza dei flagellanti si fa incombente nei confronti dei balestrieri che continuano a riversare frecce sull'assalto della milizia e subiscono perdite dai pochi archibugi e dai missili vaganti della batteria imperiale, che oggi non ha un'elevata performance.
Il reparto di alabardieri continua a resistere quando gli Oscuri decidono di chiudere la tenaglia. Avanzano infatti le ombre e i cavalieri, decisi a sterminare qualunque presenza di umani, martoriando nuovamente le fila di quel valoroso reggimento, che in un atto di coraggio estremo e dedizione per la patria, si lancia all'assalto, sfidando la micidiale raffica di controcarica. Solo il generale arriverà ad ingaggiare il nemico, mentre un'altro epico scontro si delinea all'estremità opposta del campo.
Qui infatti le grandispade hanno ingaggiato la guardia del generale nemico, il quale, col disprezzo tipico della sua razza nei confronti di qualunque altro essere vivente, sfida il capacissimo Ludwig a singolar tenzone.
Nel frattempo il mago Gelil soccombeva sotto i dardi nemici, dando fondo a tutte le sue risorse per contrastare l'incantatrice Alirya, che impavida ora si ritrova a sorvolare il centro dello schieramento nemico in cerca del bersaglio adatto per i suoi poteri.
Con un ultimo appello a Sigmar, il prete guerriero Rufus Gettisgoth scatena una vampa di fuoco divino sui nemici a lui più vicini, cogliendo del tutto impreparato il padrone Ernon privandolo della vita. In tutta risposta il fedele assassino Shabreza affonda ripetutamente le sue lame avvelenate nei punti vitali del prete generale lasciandolo a terra in un lago del suo stesso sangue.
Mentre, nonostante la morte del padrone, le truppe si apprestano a rastrellare la loro parte di campo di eventuali superstiti, un'altra tragedia sta per avere il suo epilogo.
Sicuro della sua velocità e della sua affilatissima spada il generale elfo, dopo uno scambio di colpi con il prode Ludwig, soccombe sotto il peso del bianco destriero imperiale. A nulla valse la sua capacità di rigenerarsi magicamente.
Tuttavia lo scontro tra i migliori reparti in campo continua, vedendo le guardie nere in evidente inferiorità numerica tenere testa alle grandispade anche dopo la morte del loro generale. L'intervento decisivo dell'incantatrice, che avviluppa di magia oscura i combattenti decimando le truppe imperiali, decreta la svolta che porta le guardie a prevalere e a trovarsi davanti il solo Ludwig e il capitano del reggimento nemico avendo subito nemmeno la metà delle perdite.
Nel frattempo, senza una guida accorta si compiva il fatale destino della martoriata unità di balestrieri, travolti dalla schiumante rabbia dei flagellanti, immuni all'esito della battaglia, guidati solo dalla fanatica brama di distruzione.
Sapendo di non poterli richiamare e disponendo come unico ausilio il capitano delle guardie imperiali, Ludwig decide allora di abbandonare il campo per non cedere lo stendardo e ricoprirsi d'infamia, mentre le schiere oscure, con ormai alla guida solo la bella Alirya decidono di non perdere tempo e di lasciarsi indietro gli elementi più lenti. La loro presenza qui ha ben altri scopi che accapigliarsi con le forze imperiali...
martedì 21 aprile 2009
duna
perle della settimana
questa volta la qualità è un pò migliorata..
sei una troia..prima mi eviti e poi mi cerci... Breme 27/3/2009 a proposito del fumare in compagnia..
non gira mica più così il fumo... Flavio Franciosi 6/4/2009 parlando di fornitori
non si riempie la stupidità col cazzo... Anonimo 10/4/2009 in ufficio..
'co can, sei tutto in torno a me.. at per la Vodafone... Soli 20/4/2009 ieri sera controllando i confini a Risiko..
ieri sera
domenica 19 aprile 2009
lone star state
l governatore Rick Perry: «la casa bianca interferisce nella vita dei nostri cittadini»
Il Texas minaccia Washington: secessione
La Camera ha approvato una risoluzione che ordina di «vietare o respingere misure lesive della indipendenza»
WASHINGTON – Il Texas, lo stato dei cow boy e di George W. Bush, minaccia la secessione dal resto dell’America. In Parlamento a Austin, la capitale, la Camera ha approvato la risoluzione 50 (50 è il numero degli Stati americani), che ordina di «vietare o respingere» tutte le misure imposte da Washington «lesive della nostra indipendenza». Secondo la risoluzione, le penali previste dal governo federale in caso di inadempienza, per esempio il ritiro di finanziamenti, sono «illegittime». Il pugnace governatore Rick Perry, un repubblicano, non la ha solo appoggiata, ha anche accusato Washington di «opprimere i texani, interferendo nella vita dei cittadini e nella conduzione dello Stato».
CONFLITTI DI POTERE - Intervistato da una tv, Perry ha dichiarato che «per il momento non c’è ragione di secedere, ma se Washington non cessasse le sue intrusioni i texani potrebbero decidere di farlo». Il governatore ha sostenuto che nel 1845, quando si unì al resto dell’America, il Texas si riservò il diritto di staccarsene in qualsiasi momento. In realtà, il diritto non gli fu mai riconosciuto: nel 1861, allo scoppio della Guerra civile, il Texas si proclamò indipendente, ma quando il Sud perse venne riassorbito. In America non passa però decennio senza che qualche Stato minacci la secessione, dall’Alaska al Vermont all’Alabama. Nel 2007 nel Tennessee si svolse persino una «Convention secessionista». Alla radice del periodico irredentismo c’è il conflitto di potere tra i 50 Stati dell’Unione e Washington, questa volta aggravato dalla crisi finanziaria ed economica. Perry, un neocon che vuole essere rieletto nel 2010, ha giocato la carta dell’autonomia durante i tea parties, i raduni del tè, le dimostrazioni popolari di protesta contro il fisco e le enormi spese dello Stato. Il governatore è contrario ad alcuni dei sussidi stanziati da Obama per le banche e per le imprese in difficoltà, e li ha denunciati come «un’ipoteca sul futuro dei nostri figli».ottimo..
e come disse David Crocket.. go to hell, I'm going to Texas..
stamattina..
sabato 18 aprile 2009
Lunedì
nuclear storm
venerdì 17 aprile 2009
giovedì 16 aprile 2009
medaglia d'argento
Il bandito era entrato con alcuni complici: raggiunto da 5 colpi, è grave. Il negoziante è stato picchiato
MILANO - Un gioielliere , durante un tentativo di rapina nel suo negozio, ha reagito sparando e ferendo gravemente un rapinatore, forse di nazionalità romena. L'uomo colpito, raggiunto da 3/5 colpi, è in gravi condizioni. È accaduto nel centro di Cinisello Balsamo, Comune dell'hinterland milanese. Sul posto si sono recate numerose pattuglie di Carabinieri e Polizia e il pronto intervento del 118. Del caso si occupano i carabinieri del Gruppo di Monza che stanno sentendo l'uomo, in stato di choc per ricostruire la dinamica dei fatti.
LA DINAMICA - Il negozio è la nota gioielleria «Radolli» all'angolo tra via Piave e via Garibaldi. A tentare la rapina sarebbero state tre persone, ma due dei banditi sono rimasti all'esterno. Il terzo è entrato nella gioielleria poco dopo le 9.30 con una pistola scacciacani, ha minacciato il negoziante e lo ha colpito con il calcio della pistola alla testa, ferendolo a un occhio. A quel punto il gioielliere, Remigio Radolli, ha estratto una pistola, da lui regolarmente detenuta, e ha fatto fuoco almeno tre volte. Gli altri due rapinatori si sarebbero immediatamente dileguati e sono ora ricercati. Il rapinatore, ferito in modo grave, si trova ricoverato all'ospedale di Niguarda. Il gioielliere, che ha ferite alla testa e all'occhio destro, è stato portato all'ospedale Bassini di Cinisello. La gioielleria, aperta dal 1965, è molto conosciuta e il titolare è descritto dai vicini come persona affabile e disponibile. Al negozio sono subito accorsi la moglie e i due figli, oltre a numerosi vicini e amici.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_aprile_16/gioielliere_spara_rapinatore_ferito_grave_cinisello_balsamo-1501190953961.shtml
un bel richiamino ancha a questo no?
impecat
Il Consiglio d'Europa: «Da Italia progressi insufficienti sulla lotta al razzismo»
Preoccupazione per la tendenza xenofoba che sfocia in atti violenti contro immigrati, Rom e Sinti
STRASBURGO - Il governo italiano, nell' ultimo anno, ha fatto «passi insufficienti nella giusta direzione sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti alle popolazioni Rom e Sinti, per chiarire la propria posizione in merito alla politica migratoria adottata». E anche sul fronte della «mancata osservanza delle richieste della Corte di Strasburgo di sospendere l'esecuzione delle espulsioni verso Paesi sospettati di praticare la tortura».
IL GIUDIZIO - Questo il giudizio espresso da Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in occasione della pubblicazione del suo secondo rapporto sull'Italia in meno di un anno. Rapporto che fa seguito alla missione compiuta dal commissario a metà dello scorso gennaio. Nel rapporto Hammarberg scrive «d'essere particolarmente preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare una tendenza al razzismo e alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti, rivolti principalmente contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere, anche in ambito sportivo».
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LA MANCATA CONDANNA - Per il commissario Hammarberg, le autorità italiane dovrebbero «condannare queste espressioni con maggiore forza e reintrodurre pene più severe per questi reati». Hammarberg invece descrive come molto positivo il fatto che una parte della classe politica italiana presti maggiore attenzione nell'esprimere certe opinioni: «Un anno fa - afferma - reagii alle affermazioni fatte da alcuni esponenti politici perché le ritenevo ostili verso certe minoranze. Ora noto che i politici sono molto più attenti».
http://www.corriere.it/politica/09_aprile_16/razzismo_consiglio_deuropa_fc491490-2a60-11de-a92d-00144f02aabc.shtml
come commento basta il titolo
mercoledì 15 aprile 2009
varda'n pò
Fini :immigrazione servono correttivi
Il presidente della Camera apre sulla legge firmata con Bossi: «Ma resta valida nell'impianto generale»
[...]
sono d'accordo.
questa è una legge farsa che lascia nelle mani dei giudici la scelta dell'espulsione..
probabilmente Gianfiga intendeva nell'altro senso.. ^^
martedì 14 aprile 2009
battaglia ieri..
domenica 12 aprile 2009
Lunedì
Golfo di Aden

ieri
mercoledì 8 aprile 2009
lunedì 6 aprile 2009
report e welfare state
mi sono visto tutto il pezzo in cui smerdava le politiche assistenziali del governo, bollate come costose ed inutili.. GIUSTO..
poi però mi inizia ad intervistare euroburocrati, vecchi analfabeti ed economisti rossi, sostenendo in pratica che l'Italia è un paese retrogrado perchè lo stato non fornisce un Reddito Minimo Garantito a tutti i cittadini......
bella idea... già mezzo paese (compresa la RAI) è mantenuto dall'altra metà, se poi si inizia a blaterare di simili stronzate..
ottime idee per non uscire mai più dalla crisi...
tra l'altro è di questa settimana la notizia che il produttivo e nobile Lazio ha introdotto questa fanatstica pioggia di soldi pubblici su tutti..
Marrazzo viene dalla RAI.. deve essere l'aria di quei palazzi che genera simili lungimiranti geni politici..
domenica 5 aprile 2009
venerdì 3 aprile 2009
Frasette
drink or die... Boss 13/3/09
Questo è uno che pittura le scoregge. Luca C. 27/3/09
ricorda che i coglioni vanno via in coppia.. e la testa ad cas arriva subito.. Luca C. 27/3/09
at la fag me na siciliana.. E poi te la modello come fosse creta.... Anonimo 27/3/09 ( detta al Livel.. ma non ricordo da chi... probabilmente dalla coppia Olmi-Soli.. di solito molto produttiva..)
giovedì 2 aprile 2009
io non c'ero..
Ronde, il Csm si spacca. Presidente:«Non rientrano in nostre competenze»
Hanno votato contro i laici del Pdl
Presidente e Magistratura Indipendente si astengono
ROMA (2 aprile) - Il plenum del Csm ha approvato a larga maggioranza il parere che esprime più di una perplessità sul decreto sicurezza. Ma sulla questione delle ronde si è spaccato. Ieri da parte del Csm parere negativo soprattutto peril rischio di incidenti. Contro le ronde hanno votato no i laici del Pdl, mentre si sono astenuti il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, e i togati di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata delle toghe. Sia i contrari sia gli astenuti ritenevano che la questione dei volontari della sicurezza non rientrasse nelle competenze del Csm.
Messaggero
solito paese di democristiani..
e solite istituzioni farsa..
progressisti part time...
domenica
martedì 31 marzo 2009
cha schif..
lunedì 30 marzo 2009
domenica 29 marzo 2009
sfigati
non commento lo squallore è a livelli in credibili..
queste elezioni sembrano diventare un film di Romero..
giovedì 26 marzo 2009
dimanche
mercoledì 25 marzo 2009
giustizia sommaria
federalismo
Astensione in Aula sul federalismo fiscale. L'assemblea dei deputati democratici ha dato stamattina il via libera a una decisione già presa politicamente. E in serata la Camera ha licenziato il Ddl sul federalismo fiscale con la benevola astensione del Pd, il sì dell'Idv di Di Pietro e il solo no dell'Udc di Casini: 319 i voti a favore, 35 quelli contrari, 195 gli astenuti.Un via libera quasi bipartisan che conferma la tenuta dell'asse Lega-Pd pur in un contesto di forte contrapposizione politica tra i poli. Il metodo Calderoli ha vinto, dunque. Oggi è senz'altro la giornata della Lega, e in primo luogo la giornata di un soddisfattissimo Umberto Bossi assiso in Aula al posto del presidente del Consiglio. Ma il vantaggio politico è anche per il leader del Pd Dario Franceschini, che con l'ok quasi unanime dell'Aula al suo ordine del giorno sulla cornice istituzionale si pone da protagonista al tavolo delle riforme che verrà: il testo presentato da Franceschini e che è stato accolto dal Governo invita la maggioranza a «sollecitare e favorire un confronto fra la maggioranza e l'opposizione presente in Parlamento volto, nel pieno rispetto dell'autonomia delle Camere, a promuovere in tempi rapidi una riforma della II parte della Costituzione che riproduca i contenuti della Bozza Violante elaborata nella XV legislatura».
[...]
queste sono le notizie che si dovrebbero sentire tutti i giorni..
lunedì 23 marzo 2009
risiko!

sabato 21 marzo 2009
lunedì
il pdl...
A Roma l'ultimo congresso di An per sancire l'ingresso nel Pdl
La platea di 1.800 delegati chiamati a salutare Alleanza nazionale dovrà votare la mozione presentata dall'ufficio di reggenza che sancisce il battesimo di An con Forza Italia. Lo slogan scelto per l'occasione e' 'Nasce il partito degli italiani'. Alla due giorni non partecipera' il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma sono stati invitati i leader di tutti i partiti presenti in Parlamento, compresi Dario Franceshini e Antonio Di Pietro.
Non ci saranno, invece, delegazioni dei partiti della variegata galassia della destra e dunque neanche ex di peso come Francesco Storace o Daniela Santanche'. Oltre ad Andrea Ronchi, Italo Bocchino e Giorgia Meloni, prendera' la parola anche il.... [...]
la cosa non mi tocca più di tanto, ma due parole le merita..
la destra liberale è veramente una chiavica.. tale e quale alla sinistra liberale..
liberista, statalista, progressista e immigrazionista.. che schifo!
alla fine destra e sinistra restano sempre definizioni giornalistiche..
giovedì 19 marzo 2009
quanta ricchezza ci portano..
Lavora per la prefettura con gli immigrati, allarme tra gli agenti. La giovane fa parte della commissione che ascolta i richiedenti asilo del Cara Si è sottoposta al test dopo la morte di Joy Johnson
Primo esito positivo ai test antitubercolosi, avviati dopo la morte della giovane nigeriana Joy Johnson. Vittima del contagio, diffusosi con ogni probabilità all'interno del Cara, è una interprete di origine marocchina, che fa parte della commissione prefettizia per i richiedenti asilo politico. La donna, di 30 anni, è stata sottoposta a controlli come tutti gli altri presenti nel Campo di Bari Palese, dove Joy Johnson, 24 anni, era arrivata il 14 novembre scorso. [....]
per fortuna che per ora i contagiati sono quei parassiti che ci mangiano sugli immigrati..
intendo mediatori culturali, caritas e altre cagate comunistiche..
mercoledì 18 marzo 2009
fascista di merda!
Cento deputati Pdl scrivono al premier«No alla fiducia sul ddl sicurezza»
«Inaccettabili il reato di clandestinità e le norme sulla denuncia dei clandestini da parte dei medici»
ROMA - Cento deputati del Pdl, capitanati da Alessandra Mussolini, chiedono a Silvio Berlusconi di non porre la fiducia sul ddl che riguarda la sicurezza perché l'introduzione del reato di clandestinità e le norme riguardanti la denuncia dei clandestini da parte dei medici (ma, secondo i firmatari anche da parte degli insegnanti) sono «inaccettabili».
«SONO CONVINTA DELL'APPOGGIO DI FINI» - «Sono convinta - dice la Mussolini - di poter contare sull'appoggio del presidente Fini». «Ti chiediamo - si legge nella lettera inviata dalla Mussolini al premier - di non porre la fiducia» perché in quel decreto «sono contenute norme a nostro giudizio inaccettabili e che necessitano di indispensabili correzioni». I parlamentari firmatari (nessuno dei quali è della Lega Nord) aggiungono d'esser certi che il premier si renderà conto «di come questo dettato legislativo vada contro i più elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità». [...]
merdaccia!
lei, Fini e tutta An...
c'è ancora qlc che li considera un persone serie?