Il sì al federalismo rinsalda l'asse Pd-Lega e rilancia le riforme
Astensione in Aula sul federalismo fiscale. L'assemblea dei deputati democratici ha dato stamattina il via libera a una decisione già presa politicamente. E in serata la Camera ha licenziato il Ddl sul federalismo fiscale con la benevola astensione del Pd, il sì dell'Idv di Di Pietro e il solo no dell'Udc di Casini: 319 i voti a favore, 35 quelli contrari, 195 gli astenuti.Un via libera quasi bipartisan che conferma la tenuta dell'asse Lega-Pd pur in un contesto di forte contrapposizione politica tra i poli. Il metodo Calderoli ha vinto, dunque. Oggi è senz'altro la giornata della Lega, e in primo luogo la giornata di un soddisfattissimo Umberto Bossi assiso in Aula al posto del presidente del Consiglio. Ma il vantaggio politico è anche per il leader del Pd Dario Franceschini, che con l'ok quasi unanime dell'Aula al suo ordine del giorno sulla cornice istituzionale si pone da protagonista al tavolo delle riforme che verrà: il testo presentato da Franceschini e che è stato accolto dal Governo invita la maggioranza a «sollecitare e favorire un confronto fra la maggioranza e l'opposizione presente in Parlamento volto, nel pieno rispetto dell'autonomia delle Camere, a promuovere in tempi rapidi una riforma della II parte della Costituzione che riproduca i contenuti della Bozza Violante elaborata nella XV legislatura».
[...]
queste sono le notizie che si dovrebbero sentire tutti i giorni..
mercoledì 25 marzo 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
sarà ma io diffido sempre degli accordi bipartisan. significa che han trovato il modo di mettercelo nel culo e guadagnarci tutti e due, lega e pd...
bè il federalismo lo si aspetta da anni..
Posta un commento