lunedì 29 ottobre 2007

la saga delle Lande di Tilea... nona parte

questa è la battaglia combattuta al Livello la settimana scorsa... ultimamente gli orchetti si stanno rivelando un nemico piuttosto ostico un po' per tutti...

LA BATTAGLIA DI FORRA TUTTOVERDE

INTRO
Le recenti battaglie avevano aperto ai pelleverde le floride colline della Tilea centrale.
Senza por tempo in mezzo, Mariaki mosse la sua sterminata orda verso quei territori che appartenevano al principato di Trantio, scatenando il panico tra i Tileani. I loro regni erano troppo piccoli per difendersi da soli ed i loro governanti troppo stupidi ed altezzosi per organizzare un’alleanza.
Così tutti guardavano a nord, verso l’impero, attendendo i sospirati rinforzi. Ma le truppe tanto attese tardavano, concedendo al nemico la possibilità di saccheggiare impunito numerosi villaggi nella sua avanzata. Finalmente attorno al 20 di ottobre il generale Alarik Haider del Wissenland giunse agli accampamenti imperiali appena fuori Campogrotta, nel nord della Tilea. Al suo arrivo trovo le truppe presenti molto assottigliate dalle dure battaglie delle settimane precedenti, ma desiderose di battersi. Con se portava numerosi cavalieri, con cui contava di raggiungere rapidamente gli orchi e sbarrare loro il passo.

SCHIERAMENTI
-Esercito imperiale
generale: generale imperiale Alarik Haider;
1 reggimento di alabardieri, 1 regg. di picchieri, 1 regg. di flagellanti, 1 regg. di templari Portaspada, 1 regg. di templari del Lupo bianco, 1 regg. di pistolieri, 2 distaccamenti di miliziani, 2 distaccamenti di archibugieri, 2 cannoni, 1 lanciarazzi, 1 prete guerriero Johan Peppenheim, 2 maghi Sven Hassen, Joseph Siggail;

-Orda orchesca
generale: Capoguerra orco nero Mariaki;
1 reggimento di picchieri orchi, 2 reggimenti di ragazzi orchi, 2 regg. di goblin delle tenebre, 1 regg. di goblin delle tenebre arcieri, 1 regg. di troll, 2 regg. di cavalcalupi goblin, 2 gettalance dei goblin, 1 catapulta dei goblin, 1 grande capo orco nero alfiere dello stendardo da battaglia Marthog Brucialivivi, 2 sciamani goblin delle tenebre Zepparotta, Mordikane;

IL CAMPO DI BATTAGLIA
L’esercito imperiale riuscì a raggiungere l’orda orchesca mentre stava abbandonando la grande foresta di Tuttoverde, per dirigersi verso la città di Trantio, ove la popolazione era indecisa se abbandonare le proprie case o tentare di opporre una qualche resistenza.
La battaglia avvenne quindi su di una vasta plaga al limitare della foresta, ove era possibile manovrare numerosi contingenti e tentare di risolvere la questione in maniera decisiva.
L’esercito imperiale si schierò sotto gli oculati ordini del generale Haider, che, posizionate le macchine da guerra su di una collina e coperta la posizione con la fanteria, schierò le restanti truppe intervallando i reparti di fanti con i possenti reggimenti templari, che avrebbero garantito maggior penetrazione nella fase di attacco.
Mariaki, che aveva al suo comando un maggior numero di truppe, ricalcò a suo modo lo schieramento umano, intervallando reggimenti di orchi con quelli di goblin.
Il fianco destro del campo di battaglia appoggiava nella boscaglia, ed entrambi i generali inviarono lì la loro cavalleria leggera per coprirsi il fianco.

LA BATTAGLIA
I due eserciti si fronteggiavano in attesa dello scontro. Il fronte orchesco era più ampio ed in palese superiorità numerica. Alarik non si scoraggiò e ordinò l’inizio del tiro di soppressione sulle linee nemiche. Subito una balista andò in frantumi, centrata da una palla di cannone. Mariaki prontamente fece rispondere i propri pezzi. Un masso scagliato dalla catapulta centrò in pieno il reggimento di picchieri uccidendone più di un quarto degli effettivi. La battaglia iniziava molto serrata.
Gli orchi avanzavano in massa verso il nemico, certi di poterlo travolgere, mentre i reparti imperiali tenevano la posizione in attesa di ordini. Per il momento Alarik fece avanzare solo truppe di disturbo come i due distaccamenti di miliziani, che dovevano rendere inservibili i goblin fanatici, e il reggimento di pistolieri, che manovrando e sparando senza posa, riuscì ad eliminare il reggimento di cavalcalupi che lo fronteggiava, aprendo una falla nell'estremità destra del fronte orchesco.
Se sul fianco destro le cose andavano bene per gli imperiali, altrettanto non si poteva dire del fianco sinistro. Lì la superiorità numerica orchesca era schiacciante. I miliziani non riuscirono a portare a termine perfettamente il loro compito e vennero massacrati a più riprese dai fanatici. In quella porzione di campo il numero impressionante di fanatici goblin delle tenebre che girovagavano impazziti (o drogati) era tale da non rendere sicuro il movimento a nessuno dei due eserciti. Alcuni di quei pazzi goblin si schiantarono sulla linea imperiale causando danni soprattutto al reparto di flagellanti, mentre altri, tornando sui loro passi, colpirono le loro stesse truppe. Caddero alcuni goblin delle tenebre e il peggio sembrava passato, quando uno di quei folli vaganti annientò completamente l’altro reggimento di cavalcalupi. I flagellanti, incuranti delle perdite subite, si lanciarono in avanti scompigliando un reggimento goblin e ributtandolo indietro, pur senza riuscire ad eliminarlo.
Mentre sul fianco sinistro la battaglia proseguiva serrata, Alarik lanciò un colpo di maglio al fronte nemico. Il reggimento di lupi bianchi, che si trovava sulla destra prima del bosco, caricò con violenza il reggimento di troll. Delle linee pelleverde piovve un fiume di dardi che causò notevoli perdite ai templari, ma sorretti dalla loro fede, portarono a segno la carica e, nonostante uno scontro poco cruento, riuscirono a mandare in rotta i troll. Subito scattarono all’inseguimento e li massacrarono con i loro possenti martelli. Il reggimento orchesco di maggior peso era distrutto.
Mariaki non si perse d’animo, aveva ancora numerose carte da giocare. Sul fianco sinistro bloccò la spinta dei flagellanti caricandoli sul fianco col rimanente reggimento goblin, mentre il reparto appena battuto si riorganizzava. Fece avanzare il resto delle sue truppe ed egli stesso caricò i reggimento di templari del lupo bianco. Questi ultimi, sfiniti dal combattimento e presi di sorpresa, non riuscirono a fare adeguatamente fronte e vennero letteralmente spazzati via. I pochi superstiti si dispersero in disordine dal campo di battaglia.
Lo scontro sembrava non far prevalere nessuno dei due eserciti.
Mentre gli orchi avanzavano piuttosto lentamente, rallentati dal bosco, da alcuni miliziani ancora vivi e dai loro stessi fanatici, il tiro imperiale si impegnava ad ammorbidire il più possibile la linea nemica. La catapulta venne distrutta da un cannone e molti fanatici sterminati dai maghi e dagli archibugieri.
Mariaki tentò un assalto al reggimento di alabardieri con un reggimento di orchi, ma guidati dal prete Johan Peppenheim, gli imperiali pestarono di brutto i malcapitati orchi ributtandoli rovinosamente indietro. Il generale orco ordinò allora a tutte le sue truppe di avanzare per giungere finalmente addosso alle linee imperiali, che beffarde restavano intatte. L’avanzata espose però i sui reggimenti ancor più al tiro imperiale che concentrandosi riuscì a mandare in rotta il reparto di arcieri goblin. L’artiglieria terminava di distruggere le macchine da guerra orchesche e, nonostante un cannone esplose nel tentativo, l’altro centrò in pieno il bersaglio distruggendo l’ultima balista.
Sul fianco sinistro lo scontro si intensificava, un reggimento goblin caricò frontalmente i flagellanti impegnati già sul fianco da altri goblin. I flagellanti sentendosi minacciati esplosero in una furia ceca e devastatrice. Un reggimento goblin venne decimato a tal punto da costringerlo ad abbandonare il campo, mentre l’altro venne battuto, inseguito e distrutto.
L’alfiere Marthog, che guidava il fianco sinistro orchesco, decise di salvare il salvabile e si intruppò al reggimento di ragazzi orchi, ultimo rimasto dei quattro reparti che aveva ad inizio battaglia.
Alarik era soddisfatto di come era andata la battaglia sul fianco sinistro, ma nel centro restavano ancora due reggimenti orchi ed uno goblin, contro un singolo reggimento di picchieri e due piccoli distaccamenti di archibugieri. Perciò il generale umano fece convergere verso il centro il reggimento di templari Portaspada, e con essi caricò sul fianco il reggimento orco più avanzato. Lo scontro fu molto sanguinoso, molti pelleverde caddero, i loro compagni non ressero più l’urto e si sbandarono verso i boschi in cerca di salvezza.
La battaglia stava finendo e dopo tanto sangue sembrava che la sorte pendesse a favore degli umani. Mariaki non la pensava così, sapeva che le sue truppe non avrebbero accettato sconfitte e che la sua orda si sarebbe sbandata al primo cedimento. I suoi reparti erano stati molto maltrattati quel giorno, ma conservavano ancora un buon spirito offensivo, perciò ordinò un'ultima selvaggia carica con cui rimediare almeno una mezza vittoria sugli imperiali. Così un reggimento di picchieri orchi, uno di arcieri goblin e Mariaki stesso si gettarono addosso al reggimento di templari che teneva il centro del campo. I templari non si scomposero, seppur circondati da tre lati ressero bene all’urto riuscendo ad uccidere numerosi goblin ed orchi subendo poche perdite, ma il loro precettore, il comandante del reggimento, venne brutalmente massacrato dal generale orco. A quella vista il reparto, oppresso da più parti si gettò in fuga per salvare la pellaccia.

OUTRO
La grande battaglia si era conclusa sostanzialmente con un nulla di fatto. Entrambi gli eserciti avevano dato prova di grande valore, ma nessuno dei due aveva chiaramente prevalso.
Gli orchi avevano perso tutte le macchine da guerra, la cavalleria leggera, due reggimenti goblin ed uno di orchi. Gli imperiali un cannone, mezzo reggimento di flagellanti, i distaccamenti di miliziani e la cavalleria pesante.
Gli orchi avevano dimostrato buone capacità combattive, anche se spesso la loro azione era stata incerta e poco incisiva. Gli imperiali si erano battuti bene, le loro linee erano rimaste inviolate, ma era mancata coordinazione negli attacchi e ciò aveva portato ai disastri cui era andata incontro la cavalleria pesante in seconda battuta.
Ora la campagna si faceva incerta. Sarebbe riuscito Mariaki a rimpiazzare le perdite prima che altri rinforzi giungessero dall’Impero.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

penzo proprio che Trantio zarà più bella verde...

CALSASBORA ha detto...

giammai! vi sbarreremo la strada!!!

Anonimo ha detto...

devo dire che questi orchetti si stanno rifacendo..