martedì 16 ottobre 2007

la saga delle Lande di Tilea...ottava parte

questa è l'altra battaglia di giovedì scorso... in cui i nani prendono qlc scapellotto dagli orchetti... mah!! due vittorie di fila degli orchi non se le aspettava nessuno...


LA BATTAGLIA DI MONTE ROSSO

INTRO
La vittoria di passo Nano aveva aperto al generale orco Mariaki le vaste colline verdeggianti del principato di Trantio. Nulla pareva poter impedire l’avanzata pelleverde.
Gli imperiali erano in ritirata verso nord, impegnati a respingere gli assalti delle schiere elfiche e i Tileani erano impegnati a rinforzare le fortificazioni delle loro città, troppo pavidi per organizzare un esercito.
Mariaki si spinse in avanti con una porzione della propria orda onde rendere più agevole il passaggio e compire una perlustrazione.
Giunto con le sue truppe alle pendici di monte Rosso trovò un esercito nano schierato in formazione da battaglia, pronto a sbarrargli il passo. Erano i nani di Karak Sticaz guidati dal loro thane Victor il vichingo. Mariaki notò subito che, nonostante il suo fosse solo un corpo di esplorazione, era in netta superiorità numerica, quindi decise di accettare lo scontro contro gli odiati “tapperonzoli”.

SCHIERRAMENTI
-Esercito Nano
generale: thane Victor il vichingo;
1 reggimento di spaccaferro, 1 regg. di sventratori, 1 regg. di guerrieri, 1 regg. di balestrieri, 2 regg. di archibugieri, 1 cannone, 1 cannone lanciafiamme, 1 forgiarune Jo Strunzus;
-Orda orchesca
generale: grande capo orco nero Mariaki;
1 reggimento di orchi selvaggi, 1 regg. di ragazzi orchi, 3 regg. di goblin delle tenebre, 2 regg. di cavalcalupi, 2 baliste, 1 catapulta, 1 catapulta dei goblin folli fiondati, 1 grande capo goblin delle tenebre Grummor, 1 sciamano goblin delle tenebre Al-Aziz.

IL CAMPO DI BATTAGLIA
Lo scontro avvenne in una piccola piana alle pendici di monte Rosso. I nani si schierarono tra una casa ed una collina tagliando completamente la strada agli orchi, i quali presero posizione a cavallo tra due colline proprio di fronte agli odiati nemici.
Entrambi gli eserciti covavano eterni rancori che presto avrebbero potuto spegnere nel sangue del nemico.

LA BATTAGLIA
I pelleverde stavano ancora completando lo schieramento quando dalle fila nanesche si aprì uno spaventoso fuoco di soppressione verso di loro. Anche gli orchi allora iniziarono il tiro di controbatteria con le numerose macchine da guerra fatte sopraggiungere da Mariaki per contrastare il nemico.
I reggimenti di linea di entrambi gli schieramenti subirono duramente il tiro incrociato e iniziarono lentamente a muoversi verso il nemico. I nani avanzarono un po’ poi Victor decise di attendere il nemico sulla propria linea. Gli orchi, invece, si gettarono in avanti come una vera e propria marea minacciando entrambi i fianchi nemici grazie alla loro superiorità numerica.
Il tiro continuava serrato con una certa parità finché al lanciafiamme accadde qualcosa di sbagliato ed esplose, portandosi nella tomba i serventi. Ora gli orchi potevano contare su di una maggiore capacità di tiro. I nani per rifarsi dell’onta ed evitare l’accerchiamento, concentrarono il tiro sulla cavalleria leggera goblin che copriva i fianchi all’avanzata orchesca. I poveri reggimenti di cavalcalupi vennero tempestati da nerbate di ferro e fuoco, molti di loro caddero ed i superstiti abbandonarono vilmente il campo.
Victor era soddisfatto, il suo tiro concentrato si era rivelato letale per la cavalleria nemica, nonostante un pezzo fosse esploso.
Mariaki aveva valutato meglio la situazione, i reparti che aveva offerto al tiro nemico erano stati spazzati via, ma il resto della sua armata era intatta pronta ad entrare in combattimento. I tre reggimenti di goblin delle tenebre guidati dal grande capo goblin Grummor arrivarono a breve distanza dalla linea manesca e subito liberarono i fanatici che tenevano nascosti. Tanti fanatici lanciati in così poco spazio fecero vacillare il morale delle truppe di Victor, il fianco destro venne devastato, un reggimento di archibugieri perse più della metà degli effettivi, mentre il reggimento di guerrieri subì più volte i colpi ed abbandonò il posto terrorizzato dalle perdite subite.
Come se non bastasse un masso scagliato dalla catapulta centrò in pieno il forgiarune Jo Strunzus che rimase sfracellato dallo schianto.
Victor, imbufalito, ordinò alle sue truppe di tenere la posizione e di non mollare per nessun motivo nemmeno un centimetro di terra. Avrebbero vinto o sarebbero morti su quel passo. Allora dalle linee nanesche ricominciò un fitto lancio che spazzò via numerosi pelleverde e alcuni fanatici che ancora volteggiavano sul campo di battaglia.
Mariaki, felice di come stava andando la battaglia, decise che era il momento di lanciare in avanti le sue truppe migliori per spezzare il fronte avversario. Il reggimento di orchi selvaggi venne avanti e si gettò furiosamente sul reparto di spaccaferro che teneva saldo il centro del fronte. Lo scontro fu violentissimo, morirono molti valorosi soldati da entrambe le parti, ma gli orchi erano più del doppio dei nani e li costrinsero alla fuga, scattando subito all’inseguimento pur senza raggiungerli. Victor si trovò caricato dal massiccio nemico e si scansò per non venirne travolto. Gli spaccaferro, nel frattempo si erano riorganizzati e sopportarono un’altra carica dei selvaggi.
I rimanenti reparti nani mantenevano un fuoco formidabile sul nemico, tanto da coprire letteralmente il campo di goblin feriti od uccisi.
Mariaki comprese che i nani non avrebbero abbandonato lo scontro se non duramente sconfitti. Allora ordinò un assalto di massa sulle esauste linee nemiche. Lui stesso caricò gli sventratori, uccidendone diversi. Altrove gli scontri ebbero sorti alterne, i selvaggi terminarono gli spaccaferro, ma i goblin non sempre riuscirono a schiacciare il nemico, addirittura un reparto venne messo in fuga da un pugno di guerrieri nani superstiti. Ma quest’ultimo assalto fece capire a Victor che la battaglia era irrimediabilmente persa.

OUTRO
La battaglia aveva provato duramente entrambi i contendenti, difatti Mariaki non fu in grado di insidiare la ritirata nana, che poterono tranquillamente barricarsi nella loro roccaforte. Victor aveva subito una dura sconfitta, per il momento non sarebbe stato in grado di ostacolare il passaggio all’armata pelleverde che avrebbe oltrepassato i monti Appuccini e avrebbe invaso il centro della Tilea.
Il generale orco nero aveva ottenuto un’altra ottima vittoria, ma sapeva che era solo all’inizio della campagna e gli scontri maggiori ancora dovevano arrivare.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

eggià... strano che gli orchi vincano due volte di fila. . .

Anonimo ha detto...

jo strunzus.. ma che cazzo di nomi

Anonimo ha detto...

detto da uno che si chiama anonimo...meglio il parruccone, che dovrebbe avere più fede in Gork...o in Mork...

Anonimo ha detto...

jo strunzus è obiettivamente un nome del cazzo!!

Anonimo ha detto...

e così all'infinito...obiettivamente na bega. se tu mi dai come nome al cazzo strunzus, che al più potrei coerentemente dire che è un nome di merda, implica che mi accosti il cazzo alla merda, il che è inaccettabile e implica che tu sia frocio. l'ipotesi di feticismo anale è supportabile, ma questo vorrebbe dire insanità mentale e su questo blog non ci piacciono facili scappatoie a piacevoli processi sommari

CALSASBORA ha detto...

il nome jo strunzus l'ho trovato nel riassunto... credo che l'abbia dato olmi... a me fa ride.. e poi è morto come un stronzo..spiaccicato..