La fiat batte cassa (ne vuole tanti )
http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/a...lo439890.shtml
Crisi, ok a incentivi per auto
Previsti 300 milioni, oggi il tavolo
Nel tavolo di oggi a Palazzo Chigi sul piano auto i vertici Fiat torneranno a chiedere di più. Dopo l'incontro di ieri con i ministri Giulio Tremonti, Claudio Scajola, Maurizio Sacconi e il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta infatti c'è delusione tra il management del Lingotto. In particolare, la richiesta è quella di estendere gli incentivi anche alle vetture Euro 2, non previste nel parco da "aiutare". Inoltre si chiederanno anche misure di sostegno ad hoc a produzione e occupazione: dalle notizie arrivate fino a questo momento, infatti, pare che il piano preveda solo un sostegno alle vendite. A chiedere di più dono dunque Sergio Marchionne, Luca Cordero di Montezemolo e John Elkann. Secondo quanto deciso ieri sera, il pacchetto non dovrebbe superare i 300 milioni di euro e si tratterebbe di una spesa per sostenere interamente le vendite: in pratica una proroga degli incentivi per la rottamazione scaduti a fine dicembre.
L'allargamento degli incentivi alle vetture Euro 2, domandato dai vertici del Lingotto, permetterebbe di ampliare la platea delle vetture che potrebbero sfruttare il bonus: tra le 200 e le 250mila. I manager Fiat avrebbero anche chiesto, nel loro incontro con i ministri, un sostegno diretto alle imprese di tutto il settore perchè le difficoltà della Fiat hanno effetti diretti su tutta la filiera della produzione: mettere in mobilità un operaio del Lingotto vuol dire mandare a casa quattro operai dell'indotto.Cresce la paura tra i lavoratoriIntanto, dopo i timori espressi dallo stesso amministratore delegato del Lingotto sui 60mila posti a rischio nel settore, nelle fabbriche sale la preoccupazione e gli operai di Pomigliano d'Arco bloccano la circolazione stradale. Sulla crisi del settore auto "il governo apra gli occhi e decida", sollecita il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che invita l'esecutivo "a convincersi che non può affrontare crisi come quelle attuali con misure tampone come ha fatto finora". Quanto all'allarme sull'occupazione, Epifani non ha dubbi: "Non deve stupire che ci sia una sintonia di valutazione, perchè Marchionne sa com'è la situazione. Quanto ha detto corrisponde a quello che abbiamo detto già noi". Chiede interventi a tutela della produzione e dell'occupazione il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini, e la Uil sollecita risorse per l'innovazione e incentivi a sostegno della domanda.Nel governo, il ministro per la Semplificazione Legislativa, Roberto Calderoli, insiste a ribadire il suo "no a interventi in aiuto solo di una singola azienda", mentre si dice disponibile a un sostegno per l'intero settore. Un comparto che, osserva il sottosegretario alla Presidenza, Paolo Bonaiuti, "rimane sempre uno dei principali componenti della ricchezza nazionale". Per il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione, "260 milioni per il settore dell'auto in Italia sono pochi. La Fiat va appoggiata e la Lega sbaglia". "Alla fine inevitabilmente si farà un favore alla Fiat disponendo degli aiuti, ma creando irritazione in tutti gli imprenditori piccoli e medi", osserva Massimo D'Alema, mentre il leader del Pd, Walter Veltroni, sollecita "sostegni all'auto, ma nella direzione di un rinnovamento ecologico" e invita "a non isolare la crisi dell'auto da quella del sistema industriale". Pierluigi Bersani, ministro dell'Economia nel governo ombra del Pd, chiede che con gli aiuti "si eviti di fare danni".Gli annunci di chiusura temporanea degli stabilimenti diffusi da tutti i principali gruppi automobilistici fanno prevedere, in base all'analisi dell'istituto Ihs, un calo della produzione in Europa nel primo trimestre dell'anno. Il gruppo Fiat dovrebbe subire rispetto allo stesso periodo del 2008 un taglio del 19% alla produzione, mentre nell'Unione europea il calo dovrebbe attestarsi al 25% con una perdita globale di 950 giorni lavorativi.
incommentabile..
privatizzare gli utili e nazionalizzare le perdite..
giovedì 29 gennaio 2009
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