martedì 2 dicembre 2008

Lo spettro della disoccupazione si aggira per l'Italia

Cisl: 900mila posti di lavoro a rischio
La crisi ha già colpito 179.552 dipendenti. Nella «lista nera» grosse aziende e distretti produttivi simbolo del made in Italy
ROMA - Novecentomila posti di lavoro a rischio nei prossimi due anni nei settori manifatturiero e delle costruzioni. Lo denuncia la Cisl, che nel Rapporto annuale sull'industria ha stilato un elenco di aziende e lavoratori coinvolti in crisi e ristrutturazioni aziendali, maturate nei primi dieci mesi del 2008. Colpiti 179.552 dipendenti, «contro le 20-25.000 che si stimavano a giugno» ha spiegato il segretario confederale Gianni Baratta. Nella lista non sono compresi i lavoratori interinali e con contratto a termine. Tra le aziende compaiono pezzi grossi, come Fiat, Alitalia, Guzzi, Lucchini, la Riello di Lecco, la Ratti di Como, Electrolux, Antonio Merloni, Pininfarina e Carrozzerie Bertone, Granarolo, Campari, Unilever e Natuzzi. In cattive acque anche diversi distretti industriali, simbolo del «made in Italy»: la lana a Prato e Biella, la seta a Como, il calzaturiero nelle Marche, il mobile in Puglia e Basilicata, l'orafo ad Arezzo. Secondo Cisl, oltre il 5% dell'occupazione industriale, è coinvolta in situazioni di crisi e il dato «tende a crescere».
CASSA STRAORDINARIA - «Nelle ultime settimane si sono moltiplicati i segnali di difficoltà del sistema industriale che arrivano alle sedi sindacali, ben al di là delle ultime rilevazioni ufficiali, ferme ad agosto o settembre, prima che la crisi finanziaria manifestasse i suoi effetti sull'economia reale» si legge nel rapporto. A mo' di esempio viene citato il quasi raddoppio (+94%), a ottobre e in appena tre mesi lavorativi, dei lavoratori coinvolti da situazioni di crisi aziendale nell'industria meccanica della Lombardia. Ma già i dati sulla cassa integrazione di giugno e agosto indicano che la tendenza a una riduzione delle ore di cassa ordinaria si sta radicalmente invertendo. A giugno l'industria manifatturiera accusa un aumento notevole delle ore della Cig (cassa integrazione guadagni, +15,3%) e una riduzione delle ore di Cigs (cassa integrazioni guadagni straordinaria, -2%), anche se complessivamente le ore aumentano del +3,5%. Ad agosto, però, la Cig ordinaria aumenta del 24,7%, rispetto al 2007 mentre la Cigs, che ancora a giugno appariva in leggera diminuzione, ad agosto risulta in aumento dello 0,7% in ragione d'anno. Complessivamente le ore di cassa aumentano del 7,9%, con una variazione più che doppia di quella registrata a giugno. Le ore di cassa straordinaria, tradizionalmente più voluminose, passano così dal 70,1% al 65,5% della totale ore.
http://www.corriere.it/economia/08_d...4f02aabc.shtml

le crisi è globale e le cause sono molteplici, le soluzioni varie e complesse..
però per cominciare si potrebbero espellere in milioncino di immigrati...
tanto per far spazio ai nostri..

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