giovedì 2 agosto 2007

la saga delle lande di Tilea..terza parte

l'avevo detto che oggi mi davo da fare... questa è la battaglia della settimana scorsa... ebbene sì gli orchi sono stati ancora massacrati.... ma proprio massacrati... oh hanno pure avuto sfiga..



LA BATTAGLIA DEL CROCEVIA
GENESI
Dopo aver sconfitto il Duca D’Enghionne in battaglia l’esercito imperiale poté proseguire indisturbato il proprio cammino oltre i monti Neri e raggiungere le valli settentrionali di Tilea. Un contingente era già arrivato da diversi giorni quando Roderik giunse all’accampamento con le proprie truppe. Il gran maestro Teodorik, barone del Warteland fu lieto di ricevere la notizia della vittoria, ma mise in guardia il nipote di non accettare più scontri con i bretoniani. Loro sarebbero dovuti divenire alleati in questa guerra.
Mentre l’Impero stava radunando le proprie truppe nel nord della Tilea, il grande capoguerra degli orchi, che aveva intrapreso la “Waagh” contro i Tileani, capì che la minaccia maggiore proveniva da lì. L’identità del capo degli orchi era mantenuta strettamente segreta per motivi ignoti e solo i suoi più stretti servitori la conoscevano. Egli venuto a conoscenza dell’arrivo degli imperiali inviò subito verso di loro un possente esercito guidato dal suo temibile braccio destro, il grande capo Grastok.
I due eserciti si avviarono verso il rispettivo nemico inconsapevoli che l’avversario stesse facendo lo stesso.

SCHIERAMENTI
-Esercito imperiale
generale: Gran maestro templare Teodorik Calsasbora;
1 reggimento di guardie di palazzo, 1 regg. di templari Portaspada, 1 regg. di alabardieri, 1 regg. di flagellanti, 1 regg. di picchieri, 2 distaccamenti di archibugieri, 2 distaccamenti di miliziani, 2 cannoni, 1 lanciarazzi tempesta infernale, 1 regg. di pistolieri, 1 prete guerriero Johan Peppenheim, 1 mago guerriero Sven Hassen, 1 capitano alfiere dello stendardo di battaglia Gustav Hessler.
-orda orchesca
generale orco grande capo Grastok;
1 reggimento di orchi Grozzi, 1 regg. di orchi con due armi, 3 regg. di goblin delle tenebre, 1 regg. di ragazzi orchi, 1 gettapietre con bullo, 2 gettalance con bulli, 1 getta folli fiondati, 1 regg. di Troll, 1 sciamano goblin Zak-Ron, 1 sciamano orco Wagho, 1 capoguerra orco nero Agnostix.
IL CAMPO DI BATTAGLIA
Lo scontro si accese improvviso presso un crocevia detto Baccanello che sorgeva all’incrocio tra alcune strade secondarie. Attorno ad esso vi erano alcune case sparse ed alcune alture che vi confluivano.
I rispettivi generali non ebbero nemmeno il tempo di schierare in formazione aperta le proprie truppe, ne di preparare piani di battaglia di sorta.

LA BATTAGLIA
L’orda di pelleverde si gettò subito in avanti sotto gli sproni del proprio comandante. Sia il tiro che la magia orchesca risultò inizialmente inutile, ma l’orda non arrestò per questo la sua corsa.
Gli imperiali, che ebbero modo di piazzare le macchine da guerra su di una collina o dietro ad un muretto, colpirono pesantemente le schiere nemiche. Una balista venne distrutta e la gettapietre seriamente danneggiata dai colpi di cannone, mentre gli archibugieri e la restante fanteria attendevano l’avvicinarsi del nemico.
Anche gli orchi aggiustarono la mira e riuscirono con la catapulta ed alcune invocazioni a Gork a colpire il reggimento di picchieri ed un cannone, causando pero danni lievi.
Le schiere di pelleverde incalzavano a testa bassa verso gli uomini, mentre questi ultimi occupavano le posizioni chiave della campo di battaglia. Una casa sul fianco destro era presidiata dal reggimento di alabardieri guidato dal prete guerriero Johan Peppenheim, mentre sul fianco sinistro un’altra casa si trovava nel centro del campo. Teodorik aveva dato ordine alla guardia di occuparla, ma la difficile situazione di schieramento iniziale aveva reso ciò impossibile. Perciò era stato mandato in avanscoperta a presidiare la casa il piccolo distaccamento di miliziani che la occuparono fin dalle prime fasi della lotta. I goblin delle tenebre passando vicino al casa occupata rilasciarono i pericolosissimi fanatici che saettarono sul campo senza una meta precisa e vennero in parte eliminati dal tiro imperiale, in parte morirono per conto loro di una delle mille sorti che toccano solitamente a quei goblin drogati ed impazziti.
Il parco d’artiglieria imperiale non cessava di martellare le linee nemiche. La catapulta venne definitivamente distrutta ed anche un troll venne ucciso dal tiro dei cannoni. Il lanciarazzi si limitò ad uccidere alcuni goblin.
A questo punto Grastok si rese conto dell’importanza della casa al centro del campo ed inviò un reggimento di goblin per sloggiare i miliziani ed occuparla. I goblin attaccarono da veri vili quali erano e, nonostante la loro schiacciante superiorità numerica, non riuscirono a scacciare gli imperiali. Ora l’ala sinistra imperiale, composta dalla guardia e dai flagellanti, avanzò senza paura verso il nemico per soccorrere i propri commilitoni, mentre l’artiglieria continuava ad esigere un pesante tributo di sangue dagli orchi.
Grastok preoccupato per la lentezza dell’avanzata delle sue migliori truppe sul fianco destro si avviò in quella direzione dopo aver impartito l’ordine di conquistare la casa e respingere la spinta imperiale su quel fianco. Così un reggimento di orchi, sotto guida del mago Wagho, assaltò con vigore l’edificio ed uccise tutti i miliziani lì asserragliati, mentre un altro reggimento di goblin attaccò frontalmente i flagellanti; mai idea poté essere più malsana, i flagellanti, pazzi sanguinari che attendono la fine del mondo e cercano di trovare la propria in battaglia, accolsero con violenza omicida i goblin che dopo aver subito un buon numero di perdite si sbandarono in fuga e vennero annientati nel truce inseguimento messo in atto dai ferventi sigmariti.
Dopo questa strage il reparto di flagellanti, non ancora sazio si sangue, si gettò all’assalto dell’edificio appena occupato dagli orchi. Mentre nel resto del campo la battaglia era più o meno statica ed i reggimenti sprecavano tempo per trovare il momento giusto od il fianco scoperto ove attaccare l’avversario, sul fianco sinistro la violenza gratuita dei seguaci di Sigmar stava segnando il vantaggio degli imperiali. I flagellanti fecero irruzione nell’edificio con una furia divina in corpo e riuscirono in breve tempo ad eliminare metà del reggimento di orchi. I pelleverde si diedero istantaneamente alla fuga abbandonando la preziosa posizione strategica.
Quella fuga verso le proprie fila gettò scompiglio in tutta la linea orchesca.
Un reggimento di goblin preso dal panico abbandonò la linea e fuggì verso le retrovie, un altro si gettò in piena confusione sulle lance del reggimento di picchieri che teneva il centro della linea imperiale, facendosi eliminare del tutto. Il reggimento di Grozzi, il fiore dell’armata, abbandonò anch’esso il fronte.
Grastok sconsolato non poté fare più nulla. Sul campo gli restava solamente un reggimento di orchi, il reggimento di Troll ed una gettalance. Non gli restava che abbandonare la battaglia e salvare il salvabile.

PROLOGO
La vittoria del crocevia era la prima degli uomini dopo settimane di strapotere degli orchi. Venne salutata con gioia e sollevazione in tutta Tilea. Ora vi era un esercito in grado di competere con i pelleverde ed in tutti i Tileani la speranza di ricacciare gli invasori fuori dalla madrepatria crebbe a dismisura. Teodorik giunse nella città di Campogrotta dove il contingente orchesco aveva tolto l’assedio e si era ritirato per riunirsi all’orda. Il grande capo che aveva lanciato la Waagh avrebbe presto rivelato il suo volto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

si fa interessante . .

CALSASBORA ha detto...

si fa interessante sì.. peccato che gli orchi muoiano così alla svelta..

Anonimo ha detto...

che merde gli orchi