mercoledì 9 gennaio 2008

notiziole italiche

Indagato l'uomo che ha sparato contro uno dei banditi che lo hanno aggredito in casa
Sequestrata la pistola, una 9x21. Caccia al complice. La vittima era un pregiudicato

Roma, ha ucciso il rapinatore indagato per omicidio volontario

ROMA - Indagato per omicidio volontario, Diego Caioli, il 30enne dipendente dell'azienda Ama di Roma, che ha ucciso uno dei due uomini che lo avevano aggredito in casa. Insieme alla sua compagna, Diego Caioli ieri sera stava rientrando con due borse della spesa nel suo appartamento di via Casal Moreno, periferia sud est della città. E' stato aggredito e costretto ad entrare in casa. Ha reagito riuscendo a disarmare uno dei rapinatori; l'altro è scappato. Nella collutazione però è partito il colpo di pistola che ha ucciso l'aggressore. Da chiarire la dinamica dell'accaduto, se cioè il colpo sia effettivamente partito in maniera accidentale o se esploso con la volontà di colpire. La pistola è una calibro 9x21 sequestrata e consegnata alla Scientifica perchè verifichi la provenienza dell'arma. Nel frattempo, il pm Pietro Pollidori contesta l'omicidio volontario alla vittima dell'aggressione anche se ha concesso a Diego Caioli di attendere la conclusione delle indagini a piede libero. Secondo i rilievi della squadra mobile, l'uomo ha esploso due colpi di pistola contro Franco Frerè, 59 anni con numerosi precedenti penali per rapina. Un proiettile ha raggiunto il tossicodipendente alla gamba, recidendo l'arteria femorale. L'aggressione è avvenuta nella tarda serata di ieri in una villetta a due piani fra la Tuscolana e l'Anagnina. Per lo spavento, la compagna dell'aggredito, Floriana Pesco, ieri sera è stata accompagnata in ospedale, ma è stato un malore leggero e nella notte è stata ascoltata in questura insieme a Diego Caioli.
(8 gennaio 2008)

Medaglia d'oro!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

da notare come una persona perbene che difende la sua casa e la sua famiglia poi debba subire un processo per omicidio VOLONTARIO, grado massimo di gravità, che in caso di condanna, può portare all'ergastolo. diversamente, se l'uomo fosse rimasto inerte e, come già successo, fosse morto a causa dei maltrattamenti, ai poveri rapinatori sarebbe stato imputato al massimo un omicidio COLPOSO, 2 giorni di galera e poi fuori, perchè poverini, loro sono tossici e fragili. d'altronde quando a governare sono dei criminali, chi ci rimette è solo la gente onesta...

Anonimo ha detto...

... allora l'unica soluzione è farsi derubare, seguire il ladro a casa sua, entrare a derubarlo e involontariamente fare una STRAGE!!! cosi' lui muore , tu dici di essere tossico, ti riprendi la roba rubata e torni bello contento a casa!
adesso al fom. SEC!

Anonimo ha detto...

comunque il tizio merita una decorazione da cecchino. cazzo uccidere uno sparandogli alle gambe non è da tutti.

CALSASBORA ha detto...

e allora medaglia!!